Finalmente venerdì, e insieme con il weekend arriva la nostra rubrica Week in social, per rivedere insieme alcune delle novità sui social più importanti della settimana, con il commento di Luca La Mesa. Iniziamo!
Vero, il social del momento
Lanciato tre anni fa e creato dal milionario libanese Ayman Hariri, l’impresario cinematografico Motaz Nabulsi e l’investitore Scott Birnbaum, ha conquistato più di un milione di utenti in poche ore, mandando in tilt i loro server.
Un buon design, l’offerta di aver la possibilità di usarlo gratis vita natural durante per primi ad iscriversi, l’assenza di algoritmi che filtrino le notizie pubblicate dalle proprie cerchie hanno creato un mix che ha portato questo social, anzi il vero social come si dichiarano essi stessi, a superare il milione e mezzo di download in una sola giornata.
Un passaparola veloce e un successo tale che Vero ha deciso di prorogare fino a nuovo annuncio la possibilità di usarlo gratuitamente. Sì, perché dopo sarà gratuito solo per i primi dodici mesi, dal secondo anni ci sarà un abbonamento da pagare.
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Luca La Mesa, top teacher di Ninja Academy, commenta così la novità:
“È sempre difficile intuire quali saranno le future piattaforme social di successo. Sicuramente il picco di iscrizioni è correlato ai malumori a seguito dei recenti cambiamenti dei altri social e dalla capacità di Vero di ottenere ottima copertura mediatica. Solo una crescita continuativa ed esponenziale potrà confermarci se gli utenti stanno solo sperimentando o se sono pronti ad abbandonare le piattaforme attuali per altre basate su abbonamenti, assenza di pubblicità e di algoritmi di selezione dei contenuti.”
YouTube e le live chat (come Facebook)
Il principe dei social dedicati ai video aggiorna la sua app mobile. Chi la ha già scaricata o aggiornata ha la possibilità di realizzare delle trasmissioni in diretta live streaming e gli spettatori, che siano follower o no, potranno chattare in simultanea.
Se il live fosse in una lingua sconosciuta, niente paura: l’avanzatissima tecnologia LASR interverrà per generare in automatico i sottotitoli per gli spettatori che non la conoscono. Chi avesse perso la diretta, potrà rivederla e, insieme, potrà seguire i commenti fatti da altri durante la diretta.
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Facebook e il lavoro (come LinkedIn)
Le aziende potranno pubblicare i loro annunci di lavoro, se hanno una pagina sul social, nella nuova tab dedicata alle offerte di lavoro.
Gli utenti potranno scoprire le posizioni aperte nel Marketplace di Facebook e nel feed news, dove potranno comparire tramite annunci a pagamento.
Chi voglia candidarsi ad una posizione potrà compilare una domanda di assunzione che verrà redatta automaticamente con le informazioni presenti sul proprio profilo.
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Ecco cosa ne pensa Luca La Mesa: “Facebook sta da tempo cercando di ottenere maggiori informazioni professionali sui propri utenti e questa novità, annunciata già in passato, permetterà di raccoglierne molte, se verrà ben implementata. Mi aspetto che a seguire Facebook chiederà nuovamente agli utenti di condividere maggiori informazioni sulle proprie competenze lavorative proprio per attivare nuove opportunità pubblicitarie incrociando domanda e offerta di lavoro.”
Twitter e i segnalibri (come tutti)
Si poteva mettere il cuoricino ad un tweet, ma segnare un tweet come favorito non sempre è una operazione che corrisponde ad un sentimento positivo. Segnarlo così per poterlo trovare dopo, inoltre, rende publica e nota a tutti questa azione, che potrebbe essere interpretata come un endorsement.
Se un tweet vi ha colpito particolarmente e volete salvarlo per ritrovarlo comodamente in un secondo momento ora potete farlo senza farlo sapere in giro. Basterà cliccare, per farlo, sull'icona che troverete a destra del cuoricino.
Il commento di Luca La Mesa: “Una funzionalità tanto utile quanto attesa dagli utenti di Twitter. Facebook ha introdotto già da tempo una simile funzione e la sta per aggiornare permettendo di organizzare i contenuti salvati in Collections. Spero che anche Twitter ne approfitterà per implementare un “organizzatore di tweet salvati” altrimenti rischia di rimanere sempre uno o due passi indietro ad altri social”.
Littlethings: chiude il primo publisher vittima del nuovo algoritmo fb
Chiude la pagina di questo social publisher che ha basato il proprio business sulla distribuzione di contenuti attraverso i soli canali social, senza un proprio sito.
Con oltre 12 milioni di fan, l’agenzia titolare della pagina ha deciso di chiudere i battenti dando la colpa al nuovo algoritmo di Facebook, che ha fatto calare di oltre il 75% la reach organica dei loro post.
Dopo 4 anni di crescita veloce e continua, anzi, “fast and furious” come dichiara la fondatrice Maia McCann, la dolorosa decisione di chiudere, vittime del nuovo algoritmo: “Il nostro traffico organico è calato di oltre il 75%. Nessun cambiamento precedente nell' algoritmo aveva causato una tale livello di decimazione”
Questo è tutto per questa settimana! Alla prossima con le novità più importanti dal mondo dei social.