Come trovare l’hashtag perfetto (in particolare su Instagram)?

Gli hashtag rappresentano croce e delizia di ogni digital specialist, ma anche di chi utilizza il proprio account social per uso personale. Si è sempre divisi tra la paura di usarne troppi e male e il desiderio di trovare quello giusto, che ci permetterà di raggiungere un più ampio pubblico targettizzato.

Lo studio e il loro utilizzo sono più importanti di quanto si pensi: non solo ci permettono di targettizzare in maniera molto specifica il nostro contenuto per i nostri pubblici di riferimento, ma anche di analizzare i processi cognitivi del nostro target e di come vivono il prodotto.

In aggiunta, con la nuova funzione Instagram di poter seguire anche quelli generati dagli utenti, si aprono nuovi scenari di visibilità. Quali sono le semplici regole per sfruttarli al meglio?

 

Mai barare, soprattutto con gli hashtag

La prima trappola da evitare è quella di usare quanti più hashtag possibili, anche quelli che non c’entrano niente con la foto in questione.

Un esempio? Molti fini strateghi utilizzano #blackandwhitephotography per foto a colori. Li immaginiano dietro i loro smartphone pensando a che colpo di genio sia apparire con foto dai colori ipersaturi in un feed monocromo.

In realtà si tratta di una mossa pericolosa oltre che scorretta. Questo perchè attraverso le nuove funzionalità introdotte per seguire gli hashtag è possibile segnalare foto non coerenti con quelli che non vogliamo vedere. Il risultato? Tutti i nostri contenuti potrebbero essere penalizzati nell’algoritmo di Instagram.

In secondo luogo è opportuno non cedere alla tentazione di fare copia e incolla della stessa lista che avete salvato in note sul telefono. Perchè? In primo luogo correte il rischio di apparire poco autentici agli occhi di chi vi segue, in secondo luogo potreste rientrare in quello che Instagram individua come spam. E dopo le catene di Sant’Antonio, l’altra cosa che l’Internet non perdona è lo spam.

Potete risolvere con le più complesse, ma molto più effective, liste multiple di hashtag. In altre parole preparate diverse liste da copiare poi all’occasione giusta. Potete crearle sulle Note del telefono oppure con alcuni tool come SavedCaption.

Popolare uguale funziona meglio

Un altro consiglio è quello di utilizzare gli hashtag più popolari. Evitate quelli strani o inventati ad hoc per l’occasione – fatta eccezione per quello coordinato del brand per un evento specifico – ma piuttosto esplorate gli hashtag più utilizzati dai vostri target. Guardate gli account simili al vostro quali utilizzano ed esplorate account nuovi a partire dagli hashtag che avete individuato.

Con le nuove funzioni di Instagram, inoltre, è possibile adesso esplorare non solo nuovi account ma anche nuovi hashtag nell’apposita sezione.

Quanti ne esistono?

Molti esperti affermano che il numero massimo di hashtag da usare sono quelli consentiti da Instagram stesso, cioè trenta. In realtà per questo aspetto non esiste una regola da seguire rigidamente: se volete usarne trenta è certamente utile, ma se non vi sentite a vostro agio a utilizzarne così tanti  va bene lo stesso. Insomma, fissate a trenta il numero massimo di hashtag a cui ricorrere e non cedete alla tentazione del trucchetto dei commenti per aggiungerne di più. Not classy!

L’importante è ricordarsi quello che abbiamo scritto all’inizio dell’articolo e cioè di usare consapevolmente gli hashtag per rivolgersi a pubblici ben definiti per interessi. Ricordate, inoltre, che la chiave di una buona strategia in termini di hashtag si fonda anche su un’attenta analisi dei vostri analytics!

Isabella Borrelli

Digital strategist, attivista per la parità di genere e LGBT+. Sono esperta a livello agonistico nel riempire i carrelli dello shopping online e nella gestione strategica della comunicazione digitale di istituzioni, organizzazioni e grandi aziende. Sono una social addicted allo stadio terminale convinta che Lorelai Gilmore sia una grande icona del femminismo moderno.

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