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  • God save the Social: i 5 motivi per cui non ci lasceranno mai

    Ci sono moltissime ragioni per cui i social network faranno sempre parte della nostra vita. Grazie a WeAreSocial e a Digital in 2018, ne abbiamo individuate cinque

    8 Febbraio 2018

    Trascorriamo in media più di due ore al giorno a navigare, postare , shakerare, commentare, sbirciare, condividere e spettegolare su Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e altre piattaforme social. Ci definiscono la generazione digital ma in realtà siamo quelli dalla cervicale facile, ebbene si, è dimostrato che restare con lo sguardo incollato al cellulare può imprimere al tratto cervicale della colonna vertebrale un carico di 27 chili di pressione, il peso di un bambino di 7-8 anni. È come portare il vostro cuginetto sulle spalle, almeno due ore al giorno tutti i giorni. Social Siamo quelli che “Lo dice Facebook” is the new “Lo dice la tv”. Siamo quelli che critichiamo, snobbiamo, spegniamo, diffidiamo eppure diciamolo in coro “God save the social” sempre e per sempre. No, non siamo impazziti, oggi vogliamo parlarvi proprio di questo: dei 5 motivi per cui i social non ci abbandoneranno mai, ma proprio mai. LEGGI ANCHE: 5 social media trend da non sottovalutare nel 2018 Più puntuale del Festival di Sanremo a Febbraio, più atteso dell’ultima stagione di Game of Thrones, è uscito la scorsa settimana Digital in 2018, il report pubblicato ogni anno grazie alla collaborazione tra We Are Social e Hootsuite. L’unico vero report che, come ogni anno, fotografa a 360° la reale situazione digital in Italia nel mondo. Bene, anche noi l’aspettavamo ed è proprio da qui che vogliamo partire per confermare quello che pensiamo da tempo, cioè che senza i social non possiamo proprio stare. Se anche voi siete tra il 74% degli italiani che usa Facebook ogni giorno, siete nel posto giusto e non siete soli. Ma andiamo con ordine. Ecco perché i social non ci lasceranno mai.

    1. Perché ne siamo dipendenti

    È il primo è più importante (leggi grave) motivo. Più di 2.8 miliardi di persone nel mondo utilizzano canali social almeno una volta al mese. E in Italia? Non siamo di certo da meno, anzi! Da quanto riportano sul Report Digital, infatti, il 52% della popolazione italiana accede, mensilmente, a piattaforme social, rispetto a una media globale del 37%. Il dato più interessante riguarda l’uso di Facebook: il 74% degli italiani che lo usano, lo fanno ogni giorno (contro una media globale del 55%), a testimonianza del fatto che gli italiani – rispetto a persone provenienti da altri paesi – usano meno piattaforme, ma lo fanno con maggiore frequenza. social Ma non è tutto, a quanto pare più del 10% degli utenti attivi sul web è incapace di controllare il tempo trascorso sui social. Il motivo? Sarebbe da ricollegare all’appagamento immediato che ci offrono i social. Solo aprendo e chiudendo le nostre app social riusciamo ad avere a disposizione un quantitativo immenso di informazioni con pochissimo sforzo. Non ci credi? Quante volte in un’ora accedi velocemente a Facebook anche solo per dare un’occhiatina?

    2. Perché siamo mobile addicted

    E i social vivono su mobile. Li abbiamo sempre con noi, anche in bagno. Sempre secondo quanto riportato dal Report Digital 2017 l’utente medio spende, mediamente, 2 ore e 19 minuti usando piattaforme social ogni giorno. Il dato più importante riguarda, però, l’accesso a questi canali da dispositivi mobile: più di un terzo della popolazione mondiale, infatti, accede a piattaforme social da mobile. E questo non ci stupisce, visto che vinciamo anche il bronzo per l’ampia diffusione di smartphone – l‘Italia, infatti, è il terzo paese al mondo per penetrazione, con l’85% della popolazione a usarne uno.

    3. Perché siamo multitasking per natura

    E i social lo sanno bene! Quante volte vi sarà capitato di switchare tra Facebook e Twitter o Instagram e Snapchat? O quante volte scrivere una mail e rispondere in contemporanea ad un messaggio su Messenger? Niente di preoccupante, state per ora, ancora bene. Ma attenzione perché è stato dimostrato che chi trascorre molto tempo sui social diventa meno abile nel passare da un compito all’altro, più facilmente distraibile e meno efficiente nell’immagazzinare le informazioni nella memoria.

    4. Perché ci piace conversare sui social

    E non stupisce, infatti, che tra le prime 5 piattaforme social più diffuse, 2 sono di messaging (Whatsapp e Facebook Messenger). Più in generale il 51% della popolazione mondiale online usa applicazioni di messaging dai propri dispositivi mobile. Il motivo? Perché la comunicazione è più diretta, veloce e tra pari. Oltre a messaggi di testo ci si può divertire con l’invio di emoticon, audio, video e foto, si possono creare gruppi di amici, colleghi, temporanei o continuativi. Si è vero, i social di messaging ci piacciono proprio tanto e no, non li lasceremo mai.

    5. Perché amiamo le relazioni virtuali sui social

    Social Ci sentiamo più liberi, più inibiti, più forti (attenzione a non confondere con i leoni da tastiera), più sicuri di noi stessi anche nel rapportarci con gli altri. Che sia un amico, un conoscente, un collega o un pubblico più generico, quando gestiamo i rapporti sui social, tutto sembra più facile. Stesso discorso per la ricerca dell’anima gemella. A quanto pare la rete dà modo di conoscersi in maniera approfondita prima di incontrarsi di persona. Ma questa è tutta un’altra storia e ve la racconteremo.