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  • Se il futuro è davvero wireless lo capiremo quest’anno

    Addio ai cavi aggrovigliati: ecco perché questo 2018 potrebbe segnare l'avvio dell'era wireless-first

    16 Gennaio 2018

    Il 2018 sarà (finalmente) l’anno della scomparsa dei cavi? Realmente i cavi usciranno dalla nostra quotidianità?  In realtà il cambiamento è già iniziato diversi anni fa: basti pensare alla diffusione delle reti WiFi, che quasi immediatamente hanno reso obsoleti gli attacchi alla rete mediante fili e connettori. Tutti i presupposti sembrano suggerire che nel 2018 si possa compiere un ulteriore passo in avanti, un passo che inevitabilmente cambierà le nostre abitudini e che quasi con certezza ridimensionerà ulteriormente l’utilizzo dei cavi.

    Qi, la chiave di un cambiamento ormai alle porte

    apple-qi La scomparsa dei cavi coinvolge tutti i device che quotidianamente utilizziamo in primis il nostro smartphone, e la ricarica wirless è certamente uno più grandi cambiamenti di questi ultimi mesi. Una tecnologia già ampiamente diffusa nel settore tech, afflitta però da una grande frammentazione, un impedimento che ne limitava la diffusione e lo sviluppo. La soluzione arriva solo all’inizio del 2017, quando produttori hanno superato questo limite con la realizzazione di un nuovo ed unico sistema di ricarica, il Qi, che ad oggi rappresenta lo standard per la ricarica wireless. A supportare la diffusione di questo nuovo standard qualitativo sono le grandi case tecnologiche come Samsung (dove il Qi è stato già implementato su dispositivi come S8 e Note8) e Apple (con l’apertura alla ricarica wireless dei nuovi iphone). Si tratta di un grande slancio che nel 2018 comporterà una grande diffusione da un lato delle basette per la ricarica WiFi e dall’altro la scomparsa del classico cavetto d’alimentazione. Ad offrire un ulteriore slancio sul mercato di queste nuove tecnologie ci penseranno le grandi industrie come Ikea che ha già implementato il Qi su lampade e scrivanie e Starbucks, con l’introduzione della ricarica wireless nei propri punti di ricarica. Ultime, ma non per importanza, le grandi case automobilistiche (come BMW, Toyota, Ford,ecc.), che propongono l’integrazione del Qi nei nuovissimi modelli in uscita in questi mesi.

    Il futuro della ricarica wireless

    La ricarica wireless come oggi la conosciamo non è esattamente “senza fili”: c’è sempre un cavo che alimenta il dispositivo per la ricarica. Aziende come Energous stanno lavorando per rendere questo limite sempre più labile: Energous ha sviluppato una tecnologia in grado di trasmettere la ricarica completamente senza fili, grazie alle onde radio. Il nome di questa tecnologia è WattUp e permetterà di caricare qualunque dispositivo nell’arco di 15 mq, impostando persino la priorità del caricamento. Insomma un grande passo avanti che ci condurrà all’eliminazione totale dei cavi per quanto riguarda l’alimentazione di tutti i dispositivi mobili.

    Innovazione senza fili quasi ovunque

    Ma i cambiamenti non finiscono qui. La scomparsa dei cavi coinvolgerà anche altri strumenti di uso comune come gli auricolari, che in questi ultimi mesi hanno registrato un’evoluzione tecnologica sin ora inedita. apple-airpods Supportati dalle grandi case di produzione come Apple, che strategicamente ha eliminato il jack audio da 3,5 mm dai propri dispositivi, gli auricolari bluetooth in breve tempo sono stati trasformati in piccoli dispositivi intelligenti. Utilizzabili persino stand alone ed ormai ben lontani dall’idea di ‘cuffie senza fili’ alla quale siamo abituati a pensare. Anche nel mondo dei laptop, seppur con maggiore lentezza, si è registrata un’evoluzione significativa. La ricarica wireless è giunta sin qui, ma a causa dei costi fuori mercato delle stazioni di ricarica i progetti procedono a rilento. Un’ultima grande innovazione del 2018 che comporterà ad un significativo taglio nell’utilizzo dei cavi sarà e che vale la pena accennare prima di concludere questo mio nuovo articolo, è certamente la diffusione del 5G, una rete nettamente più veloce rispetto alle reti LTE ed alla banda larga. Si parla infatti di una velocità di trasmissione di circa 1 Gigabit al secondo, una rapidità impensabile sino a qualche anno fa e che con molta probabilità si configurerà come la nuova banda larga senza fili.