Facebook, con il suo sistema di advertising, offre uno strumento di profilazione del pubblico davvero potentissimo. Pensate a tutte le informazioni che il nostro amico Mark Zuckerberg e i suoi compari riescono a raccogliere tutti i giorni grazie ai dati che gli forniamo: costituiscono un’enorme miniera d’oro per capire i comportamenti dei consumatori e le loro preferenze.
Le Facebook Ads sono veramente efficaci proprio per questo: ci danno la possibilità di raggiungere persone potenzialmente interessate a quello che abbiamo da dire. Non puntiamo alla massa, ma ad una nicchia di potenziali clienti.
Ma come fare a catturare questa nicchia sensibile al nostro messaggio?
Ve lo spieghiamo con 3 semplici consigli, e non vi stupite se alla fine della lettura vi troverete a chiedervi: “Perché non l’ho fatto prima?”.
Individuate la vostre buyer personas
Innanzitutto, cosa si intende per
buyer personas e perché è importante delinearle per il proprio
business?
In poche parole, sono le rappresentazioni generalizzate di clienti ideali per la propria azienda. Immaginatevi chi comprerebbe il vostro prodotto e iniziate a descriverne le caratteristiche, a livello caratteriale, comportamentale, di interessi ed abitudini.
La delineazione del proprio target di riferimento è un punto imprescindibile all’interno di qualsiasi strategia di marketing. Alcune aziende avranno già fatto questo lavoro. Se invece, ancora non l’avete fatto, è ora di mettersi alla prova ed iniziare a capire bene quali sono le identità che volete raggiungere.
Può aiutarvi partire da un template da compilare.
Una volta definite le vostre
buyer personas, potrete andare a costruire le vostre Ads mirate a seconda dei contenuti e dei messaggi che saranno più interessanti per la nicchia delineata. Le persone che vedranno annunci in linea coi proprio desideri saranno più portate all’azione.
Sfruttate il pubblico che è già entrato in contatto con voi
Facebook vi da molte possibilità per creare pubblici personalizzati che raggruppano utenti che per ragioni o modi diversi sono già entrati in contatto con il vostro brand.
Ad esempio, se avete un file clienti potete creare un pubblico basato sulle corrispondenze coi dati in vostro possesso e quelli di Facebook. Inoltre, potete raggruppare chi ha già interagito con la vostra pagina o chi ha installato la vostra app (se l’avete).
Un consiglio prezioso è anche di generare il
pixel di Facebook e installarlo nelle pagine del vostro sito web, in modo da tracciare gli utenti che navigano e svolgono delle azioni specifiche.
Convertirà sicuramente di più un pubblico di utenti che vi ha già visto, magari si è iscritto alla vostra newsletter e ha visitato il vostro sito web, rispetto ad un pubblico che vi vede per la prima volta tramite un’inserzione a pagamento.
Una volta che avete trovato un pubblico che converte in modo per voi soddisfacente, potrete crearne un altro simile, il cosiddetto
Lookalike audience. Le persone che fanno parte di questo gruppo presentano caratteristiche simili ai clienti che già contano per voi e possono dare risultati straordinari. Provare per credere!
Ad ogni obiettivo il giusto pubblico
L’ultimo consiglio è quello di andare ad
associare ad ogni obiettivo che scegliete per la campagna di inserzioni la tipologia di pubblico più adatta.
Se il vostro obiettivo è quello di ottenere delle azioni dagli utenti, sarà molto più opportuno usare pubblici personalizzati. Come vi dicevamo poco prima, infatti, chi già vi conosce infatti convertirà più facilmente.
Se invece partite con una campagna per creare awareness, potete delineare le vostre nicchie lavorando su un pubblico che non sa chi siete.
In ogni caso,
il consiglio generale è pensare una strategia, tutte le volte che partite nell’attivazione di una campagna di inserzioni: fare tanti test potrà aiutarvi nel definirla, senza “bruciare” troppo budget inutilmente.
Ora non vi resta che provare e trovare il vostro pubblico che converte davvero, e magari raccontarci le vostre esperienze su
Facebook,
Twitter e
LinkedIn!