Ok, sono passate ormai alcune settimane dall’uscita della seconda stagione di Stranger Things, per cui diamo per scontato che ogni binge-watcher che si rispetti abbia ormai terminato tutti gli episodi. Una bella dose di anni ‘80 era proprio quello che ci voleva per rendere questo Halloween speciale!
Se Will e i suoi amici avessero uno smartphone...
Ed è proprio quel flavor nostalgico, quell’atmosfera retrò fatta di walkie-talkie e sale giochi, che sa conquistare i fan della serie. Anche perché, diciamocelo chiaramente, non sarebbe altrettanto interessante se le disavventure di questi ragazzini fossero ambientate ai giorni nostri. Perché? Be’, proviamo a immaginarcelo.
Attenzione però: gli spoiler in arrivo sono quelli della serie vera! Fan avvertirti...
Se avessero WhatsApp
Niente walkie-talkie: ve li immaginate i protagonisti della serie ai tempi di WhatsApp? Avrebbero un gruppo chiuso con l'immagine di Sottosopra come copertina, in cui Max cercherebbe disperatamente di entrare con ancor più scarso successo che nel gruppo reale (in fondo il numero di El sarebbe ancora lì, inutilizzato ma presente nella lista dei partecipanti).
E tutti quei momenti di panico dovuti al non sapere dove sono gli altri membri del gruppo? Non più un problema, con lo scambio della posizione su WhatsApp.
Se ci fosse Google Maps
Vogliamo parlare dei disegni assurdi di Will? Il povero Bob forse sarebbe ancora vivo se la serie fosse ambientata ai tempi di Google Maps! Senza nulla togliere alla vena artistica di Will, non sarebbe stato più comodo puntare il dito sulla mappa e indicare direttamente il punto esatto in cui si trovava Hopper? Potevano anche mettere il pin…
Se al posto della videocamera...
E quanto sarebbe stato comodo se i ragazzi avessero avuto lo smartphone per riprendere la loro sessione di "dolcetto o scherzetto", invece della videocamera da spalla di Bob? Magari avrebbero anche involontariamente postato una ripresa di Sottosopra su Snapchat! L’unica difficoltà tecnica di Joyce per vedere il video sarebbe stata capire come funziona quell'app, che sembra così complicata alle generazioni sopra i trenta. Forse meglio su Instagram...
La torcia in uno swipe
Tuti i momenti più drammatici della serie dipendono sempre dalla mancanza di luce, lo avete notato? I personaggi si ritrovano Sottosopra e la torcia si scarica, si perde, e così via. Ah, se avessero avuto uno smartphone, uno swipe e... luce fu!
L'amore ai tempi di Stranger Things
Chissà come sarebbe nato l'ammmmore tra Lucas e Max oggi, con le sale giochi praticamente sostituite dalle app di gaming sui telefonini? Almeno lui e Dustin non avrebbero litigato.
"Hey Siri, chiama Joyce!"
Se solo Hopper avesse avuto un iPhone quando si trova in difficoltà Sottosopra, intrappolato dalle diaboliche radici: "hey, Siri! Chiama Joyce", e si sarebbe risolto tutto in un attimo.
Basterebbe Internet...
Scoprire che Dart non era una creatura di questo mondo (se mai ce ne fosse stato bisogno, poi... ) sarebbe stato molto più semplice con l'accuratezza di internet. Una semplice ricerca sul web, una foto su Facebook per chiedere il parere degli amici o l'aiuto del potente e preciso software di riconoscimento immagini di Google Photo, avrebbero velocemente dato una risposta.
Insomma, l’intera serie sarebbe molto diversa ai nostri giorni: persino la fase punk di El, si sarebbe probabilmente risolta in una fase hipster. Ve la immaginate con gli occhiali con la montatura spessa e la macchina fotografica appesa al collo e l’immancabile zainetto? Anche se il trucco colato da bad-girl le donava...
Tutta l'intera serie ai tempi nostri non avrebbe proprio senso, probabilmente. Che mistero ci sarebbe in tutto quello che capita ai protagonisti ai tempi di Facebook, in cui basterebbe un post per far sapere al mondo di Sottosopra? No no, quando si tratta di Stranger Things, molto meglio gli anni '80!