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  • Trovare (davvero) lavoro con il Servizio Civile. Cosa è cambiato con la riforma

    È nato a marzo il Servizio Civile universale: avrà modalità di partecipazione più flessibili, meno ore di impegno e apertura all'Europa

    10 Novembre 2017

    Nato negli anni Settanta come sostitutivo del servizio militare per chi chiedeva l’obiezione di coscienza, il Servizio Civile non è utile solo come esperienza di cittadinanza attiva, ma aiuta anche a trovare lavoro. Quella che era soltanto una voce, ora è confermata dai numeri: la percentuale degli occupati fra chi lo ha svolto, dopo un anno dalla fine dell’esperienza, è del 12% più alta rispetto a chi non lo ha fatto. Dopo tre anni la percentuale sale a 15. Lo dicono i dati dell’indagine pubblicata ad agosto 2017 nel libro Giovani verso l’occupazione. Valutazione d’impatto del servizio civile nella cooperazione sociale, a cura di Liliana Leone e Vincenzo De Bernardo. Secondo gli autori, il merito di questa esperienza dedicata agli altri è l’accrescimento del capitale umano, cioè quell’insieme di conoscenze e abilità spendibili sul mercato del lavoro, e del capitale sociale, termine con cui si intendono le norme condivise, le relazioni di fiducia e i valori che regolano le relazioni tra gli individui. Servizio civile In pochi se ne sono accorti ma il Servizio Civile ha cambiato molte delle sue regole, con la riforma che ha dato vita al Servizio Civile universale contenuta nel decreto legislativo 40 del 6 marzo 2017. Le risorse investite risultano maggiori rispetto agli scorsi anni. Il Ministero del Lavoro ha comunicato che le risorse complessive impegnate nel 2014 sono state di 143,4 milioni di euro, nel 2016 di 215,5 e nel 2017 di 248,8. Per il 2018 ci si aspetta un investimento simile a quello fatto nell’anno in corso.

    Come partecipare ai bandi

    Possono fare richiesta tutti i giovani con un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni non ancora compiuti. Chi lo ha già fatto in passato non può ripetere l’esperienza. Il primo passo è controllare sul sito del Servizio Civile se ci sono bandi aperti e poi presentare la domanda di partecipazione e il resto della documentazione richiesta. Prima però bisogna scegliere il progetto che più interessa nell’elenco di tutti quelli disponibili, che si trova sempre sul sito indicato. Il compenso che si riceve è di 433,80 euro al mese, su cui non si pagano tasse. Servizio civile Da precisare è che il Servizio civile non è inteso come un lavoro. Nel decreto che ha istituito il Servizio Civile universale si legge che l’anno di volontariato «non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro di natura subordinata o parasubordinata […] e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità». Per esempio in questo momento, e fino al 20 novembre 2017, sono aperti due bandi per la selezione di 1400 volontari. Per gli enti che vogliono accogliere i giovani c’è invece il bando per la presentazione dei progetti di Servizio Civile universale per l’anno 2018, con scadenza il 30 novembre 2017. LEGGI ANCHE: Lavorare nella scuola soltanto col diploma e altri consigli per aspiranti “posti fissi”

    Cosa cambia con la riforma

    Con il Servizio Civile universale vengono introdotte alcune novità:
    • potranno partecipare ai bandi i cittadini dell’Unione Europea e gli stranieri che soggiornano regolarmente in Italia.
    • C’è la possibilità, in alcuni casi, di fare tre mesi all’estero, in un Paese dell’Unione europea o in alternativa si può usufruire di un tutoraggio per facilitare l’accesso al mondo del lavoro.
    • Sono state pensate agevolazioni per i giovani con minori opportunità, cioè in svantaggio rispetto ai coetanei per una o più condizioni elencate in una lista: ostacoli sociali, economici, geografici, disabilità, problemi di salute, difficoltà di apprendimento.
    • Cambiamenti per gli enti che decidono di avvalersi dei giovani del servizio civile: dovranno assicurare standard di qualità più alti, con riferimento in particolare alla capacità organizzativa e alle possibilità di impiego dei volontari.
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    La durata dell’impegno

    Anche sulla durata totale e settimanale dell’impegno da volontario ci sono alcune variazioni. Il servizio potrà durare dagli otto ai dodici mesi e non per forza un anno intero come era in precedenza. Le ore settimanali non saranno più 30, ma 25. Questo significa un monte ore annuo per dodici mesi corrispondente a 1145 ore e per otto mesi corrispondente a 765 ore. Questa modifica è stata introdotta per rispettare lo spirito volontario con cui il Servizio civile è stato concepito. Prima di iniziare le attività, chi supera la selezione deve svolgere un periodo di formazione che dura in tutto non meno di 80 ore. La formazione sarà articolata in generale, di durata minima di 30 ore, e specifica, di minimo 50 ore, commisurata alla durata e alla tipologia del programma di intervento.

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