La trama di questa storia la conoscete già e anche come tutto ebbe inizio: nel 2013 Snapchat fa da pioniere a un fenomeno che nessuno mai avrebbe pensato potesse allargarsi così a macchia d'olio. Parliamo ovviamente delle Stories e di come siano passate da essere uno strumento appannaggio dei giovanissimi snapchatter a marketing tool indiscusso per Instagram. E le Facebook Stories? Anche loro fanno parte del racconto ma nei panni di un attore fin troppo sopravvalutato.
Stories: davvero sono così indispensabili?
Alcuni impavidi social-dipendenti vogliono sfruttare tutti gli strumenti a loro disposizione, molti non hanno nemmeno mai buttato un occhio alle Stories degli amici, ma ancor di più si chiedono quale sia delle tre piattaforme la migliore non solo per uso personale ma anche per i brand che vogliono creare contenuti all'altezza di una campagna pubblicitaria competitiva.
Le Stories sono diventate indispensabili per i marketers, sono un mezzo innovativo e dinamico con cui condividere aggiornamenti quotidiani e soprattutto creativi e capaci di trasmettere brand personality. Sono una porta aperta verso il pubblico che permette di connettersi con i consumatori mostrando lati nascosti e più umani di un di un marchio.
Ma le Stories no sono tutte uguali ed essere costantemente presenti su ognuna delle piattaforme a disposizione potrebbe non essere d'aiuto vista l'enorme diversità di utenti di ognuna.
Snapchat e Instagram: quando l'alunno supera il maestro
Snapchat è l'origine, ciò da cui tutto il successo ebbe inizio. Un successo che Facebook aveva fiutato provando addirittura a comprare il gioiellino di Spiegel per 3 miliardi di dollari. Il ventitreenne disse no e Zuckerberg incassò il rifiuto iniziando a copiare alcune delle caratteristiche migliori di Snapchat per il suo Instagram.
Ma Snapchat rimane un grande classico: la formula e l'impronta delle sue Stories rimane invariata e le Story Playlist imbattibili. Mantiene un'audience molto giovane e fedele e può sempre vantare il suo ruolo di gran maestro che ha introdotto i Social Media nell'universo delle Stories.
Dall'altra parte c'è l'allievo Instagram: silenzioso, acuto osservatore e paziente. Ha dalla sua parte una fetta molto più ampia e diversificata di audience, molti dei quali non usano Snapchat. Le Stories sbarcano inaspettatamente su Instagram e inizia un successo che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.
Il vantaggio di Instagram non è solo demografico: il social che ci rende tutti fotografi vanta 700 milioni di utenti attivi, 400 milioni di user al giorno (contro i 158 di Snapchat) e più di 40 miliardi di foto condivise.
Eppure le storie non hanno sempre un lieto fine e Snapchat, ma soprattutto Facebook, lo dimostrano.In fin dei conti volendosi soffermare sul nostro Bel Paese, la popolarità di Snapchat in Italia non ha mai del tutto superato quella di Instagram. Forse per la sua poca intuitività, forse perché troppo esclusivo nell'utilizzo e nella condivisione.
Qual è la peggiore app per le Stories? E perché proprio Facebook?
https://twitter.com/jeremyburge/status/859169264468676608?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fmashable.com%2F2017%2F05%2F02%2Fno-one-uses-facebook-stories%2F
Dopo il successo delle Stories su Instagram anche lo stesso Facebook ha voluto fare la sua parte. Se fosse vero che il punto di forza di Instagram sia l'ampio seguito e i grandi numeri, allora Facebook avrebbe vinto a mani basse, o no?
https://twitter.com/yak_sp/status/871120846450028544
Non sono bastati i numeri a supportare un progetto tanto ambizioso quanto folle. Perché Zuckerberg che già possiede Instagram con la quale ha copiato Snapchat ha voluto implementare le Stories anche su Facebook? Probabilmente in un periodo in cui tutti cercano di condividere storie, il papà dei social media moderni non poteva rimanere indietro.
Ma Facebook non è un semplice social media: Facebook è l'establishment dei social media. È il luogo dove si cerca di rimanere il più possibile decorosi vista la variegata qualità di amici (dai colleghi di lavoro ai genitori). Inoltre Facebook non è una piattaforma dove condividere contenuti originali: la sua potenza sta proprio nella condivisione e fruizione di materiale già pronto.
Non è bastato nemmeno riempire la barra sopra i feed deputata a ospitare le Stories dei vostri amici con delle icone opache. Al posto del vuoto assoluto, in attesa che si riempi lo spazio, meglio inserire icone prive di contenuti.
https://twitter.com/MacleodSawyerMS/status/868510508445519873
Già una settimana dopo il lancio le Stories di Facebook subiscono i giudizi peggiori: nessuno le usa ma tutti ne parlano. Zuckerberg cavalca il trend del momento ma sbaglia luogo e tempi.
E voi cosa ne pensate delle Stories? Ma soprattutto quale piattaforma preferite per dar vita alla vostra creatività? Potete raccontarcelo sulla nostra pagina Facebook, su Linkedin o con un tweet, e se conoscete qualche coraggioso che usa le Facebook Stories fatecelo sapere!