L’influencer marketing, ovvero la pratica che prevede il coinvolgimento – in particolare nell’ambito della comunicazione – di figure autorevoli in grado appunto di esercitare un’influenza sui loro contatti, è un’opzione che i brand stanno prendendo sempre più in considerazione. Numerose ricerche dimostrano infatti che mentre da un lato gli utenti si allontanano progressivamente dall’advertising, perdendo interesse e fiducia nella comunicazione che proviene dai canali aziendali, essi sono più propensi ad ascoltare e dar credito a figure che considerano loro pari o modelli da seguire e che soprattutto sono esterni all’azienda, in pratica, consumatori o clienti come noi da cui trarre spunto.
In questa scenario, mettendosi nei panni dei brand, le prime domande che verrebbe da porsi sono: chi sono questi influencer e quali criteri posso adottare per selezionarli e valutarne l’efficacia?
A tal proposito Small Business Trends suggerisce una checklist su alcuni aspetti da prendere in considerazione per scegliere il giusto influenzatore per il vostro mercato.
Profilo dei follower sui social media
Un buon punto di partenza per una strategia di marketing è avere una chiara consapevolezza delle caratteristiche della propria audience. Allo stesso modo il vostro influencer dovrebbe essere in grado di fornire un quadro del suo pubblico inteso come l’insieme dei contatti, fan e follower che costituiscono il suo network. Chiedete informazioni sul profilo demografico e di genere del suo pubblico, ma anche sulla provenienza geografica e verificate in che misura questi risultati coincidono con il vostro target obiettivo.
Qualità dei contenuti
Articoli di blog? Podcast? Video tutorial? Immagini accattivanti?
Interrogatevi sulla tipologia di contenuti che l’influencer è solito creare e valutatene la qualità sia grafica sia di copywriting, soprattutto relativamente a quei contenuti, dove presenti, in cui vengono menzionati i brand.
Continuità nella comunicazione
La frequenza con cui un influencer comunica con il proprio pubblico è un altro indicatore interessante. Oltre che produrre contenuti sui social media con una certa cadenza (si stima che sui social media un influencer dovrebbe postare non meno di 5 volte a settimana), un buon influenzatore dovrebbe inoltre dedicare del tempo alla cura e alla gestione delle conversazioni che si innescano a seguito delle sue azioni. Valutate quindi l'impegno nel mantenere il rapporto con i contatti.
Il tono di voce dell'influencer
Il supporto ad un brand può essere fornito in modi differenti. È opportuno comprendere il “tono di voce” con cui l’influenzatore esercita la sua capacità di impattare sulle percezioni degli utenti. Tale tono può essere diretto, ovvero finalizzato ad invitare esplicitamente il pubblico a compiere delle azioni, oppure può essere più “vero” e spontaneo in cui il brand compare all’interno della comunicazione quasi naturalmente.
Coinvolgimento e autenticità dei follower
Quando si parla di follower il motto è sempre questo: qualità e non quantità. In un contesto in cui i micro-influencer (utenti che nei social media hanno un massimo di 5 mila follower) sono più efficaci dei grandi testimonial, ciò che dovrebbe essere valutato non è la dimensione del pubblico bensì la capacità di saperlo coinvolgere. Perciò diffidate da quei profili con centinaia di migliaia di seguaci ma con così pochi like e commenti ai post, le soluzioni potrebbero essere due: o i contenuti sono poveri e poco interessanti e i follower hanno perso l’interesse nel seguirli, o c’è una buona probabilità che parte di questi follower siano inattivi o addirittura falsi e quindi acquistati. Ebbene, come verificare se l’influencer di turno ha fatto shopping di fan? Potete utilizzare delle piattaforme come ad esempio FollowerCheck che fornisce un report sulla veridicità dei follower su Instagram oppure il servizio BotOnNot in grado di individuare i seguaci falsi su Twitter.
Reciprocità del rapporto
Questo è un aspetto cruciale ai fini della valutazione , è fondamentale che tra il brand e l’influencer si instauri una relazione win-win nella quale entrambe le parti possano trarre dei vantaggi. L’influenza potrà essere esercitata solo nel momento in cui sia il brand, sia l’influencer si riconoscano nel messaggio, nel tono di voce e soprattutto nel prodotto o servizio oggetto della campagna di comunicazione. Pertanto, affinchè tali operazioni risultino credibili agli occhi degli utenti, il profilo dell’influencer e tutto ciò che esso rappresenta, dovrà essere allineato il più possibile all’immagine e all’identità del brand che lo ha coinvolto.
La corsa all’influencer è fatta di ricerche complesse e continue negoziazioni. In quest’ottica, più gli obiettivi di marketing sono chiari e più risulterà efficace il coinvolgimento di queste figure chiave. Ogni caso di successo ha una sua storia ed è per questo che ci interesserebbe molto conoscere le vostre esperienze a riguardo e che potete condividere sulla nostra pagina di Facebook o sul gruppo di Linkedin.