Il mese scorso Brian Chesky, CEO di Airbnb, ha presentato al mondo la propria rivoluzione che prende il nome di Airbnb Trips: un aggiornamento dell’app progettato per fornire ai viaggiatori un canale unico per più servizi. Con questa nuova funzione gli utenti hanno accesso a esperienze uniche, case incredibili e consigli direttamente dalle persone del luogo.
Airbnb è dunque andata oltre le case, offrendo un' esperienza di “viaggio olistico”.
Per approfondire tutte queste novità e saperne di più abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Andrea La Mesa, italianissimo Director Of Operations di Airbnb Trips e Matteo Stifanelli, Country Manager Italia Airbnb.
Da quale insight è nato Airbnb Trips e quali sono state le prime comunità coinvolte?
Andrea: Trips nasce dall’idea di restituire al viaggio un tocco di magia, riportando le persone al centro di ogni esperienza ed immergendo i viaggiatori nelle comunità locali, ovunque nel mondo. Negli anni passati abbiamo ospitato milioni viaggiatori in alloggi unici in tutto il mondo, occupandoci solo di un aspetto del viaggio.
Grazie a Trips, i viaggiatori Airbnb avranno invece l’opportunità di vivere in maniera unica l’intera esperienza di viaggio, con la possibilità di condividere passioni e interessi delle persone del posto. Potranno ad esempio visitare una liuteria a Parigi, partecipare all’allenamento dei maratoneti in Kenya o immergersi nel panorama musicale di Detroit. Inoltre, avranno la possibilità di scoprire quegli angoli nascosti che solo le persone del luogo conoscono, regalandosi cosi un’esperienza di viaggio davvero unica. Ad oggi Trips coinvolge 12 città del mondo (tra cui Firenze, Los Angeles, San Francisco, Havana, Londra, Parigi, Cape Town, Tokyo) che diventeranno 51 nel 2017.
Per lo sviluppo di questa nuova feature è stato necessario acquisire risorse nuove? Com’è composto il team di lavoro di Airbnb Trips?
Andrea: Il team di lavoro è stato supportato da nuove risorse, che hanno dedicato il loro tempo alle 12 città in cui avremmo reso disponibile Trips e si sono impegnate nel lavoro di preparazione al lancio ed alla pubblicazione sulla piattaforma di ciascuna esperienza. Il team, inoltre, si è anche occupato di valutare il riscontro dei primi ospiti che hanno avuto modo di testare le esperienze in anteprima. Ora che la piattaforma è stata rivelata, il team si occupa della crescita dell’offerta, analizzando le proposte di nuove esperienze inviate dagli utenti interessati e dando loro un riscontro in base agli standard di qualità attesi.
Con la nuova feature Airbnb è stata definita l’agenzia di viaggio del ventunesimo secolo. Puoi darci qualche tua previsione sull’evoluzione del mercato del Turismo e dell'ospitalità?
Andrea: Crediamo che il nostro ruolo sia diverso da quello delle agenzie. In passato, i poster nelle vetrine delle agenzie presentavano l’esperienza di viaggio come “aspirazionale” e in grado di cambiare le persone. Tuttavia, per decenni, i turisti hanno spesso dovuto affrontare una realtà ben differente, fatta di esperienze standardizzate e lunghe code per accedere sempre agli stessi luoghi. Oggi ai viaggi può essere restituita la magia, proponendo destinazioni non battute dai percorsi turistici tradizionali e permettendo soprattutto ai viaggiatori di vivere in prima persona esperienze uniche grazie al contatto con le persone del luogo e al loro coinvolgimento. Questa, secondo Airbnb, è la chiave del futuro del turismo.
Photo: Žižkov Neighborhood
Sempre di più le grandi tech company si stanno espandendo offrendo servizi e funzionalità già disponibili su altre piattaforme (ad esempio startup). Come commenti questo trend?
Andrea: Nel nostro caso, Trips è sempre stato parte del nostro DNA: tornando agli inizi, nel 2007, i fondatori di Airbnb, Brian e Joe non si sono limitati ad ospitare persone a casa propria, ma hanno accompagnato il loro primo ospite, Amol, alla scoperta di San Francisco, mostrandogli la città attraverso gli occhi di una persona del luogo. In questo caso si tratta quindi di un naturale sviluppo del concetto di unicità del viaggio che fin dall’inizio ha caratterizzato le case Airbnb nel mondo, ed oggi è stato allargato anche alle alle esperienze che i viaggiatori possono vivere solo nel luogo che stanno visitando.
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Matteo Stifanelli, Country Manager Italia Airbnb
Come verrà diffuso Airbnb Trips in Italia? Ci sarà un programma di affiliazione o i partner delle esperienze verranno scelti tra gli host?
Matteo: Siamo certi che, dopo il suo lancio, Airbnb Trips attirerà aspiranti Experience Host in tutta Italia. Per offrire un’esperienza non è necessario essere anche un host con una stanza o una casa intera su Airbnb, ma avere una forte passione e idee brillanti. Il nostro team sta già valutando le richieste e sta incontrando i diretti interessati per offrire le migliori esperienze nelle città italiane chiave: oggi è la volta di Firenze, poi toccherà all’intera regione Toscana e a Roma.
Il nostro Paese è da sempre patria di esperienze uniche e tradizionali. Credi che con Trips riusciremo a valorizzare questo patrimonio turistico ad oggi diffuso solo offline o con il passaparola?
Matteo: Certamente. La ricchezza del patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico, unita al naturale spirito di accoglienza ed ospitalità, rappresenta sicuramente il match perfetto tra Trips e il nostro paese. La piattaforma garantisce inoltre un’opportunità unica di visibilità e di accesso ad esperienze uniche anche in luoghi meno conosciuti del nostro paese.
Gig economy e burocrazia italiana: quali difficoltà ha dovuto affrontare Airbnb in questi anni?
Matteo: In questi anni, per quanto riguarda l’Italia, Airbnb si è impegnata costantemente in un dialogo costruttivo con le istituzioni per favorire normative chiare e procedure semplici da seguire in modo che tutti gli host, professionali e non, potessero portare avanti la propria attività in maniera regolare.
Tra i nostri traguardi ci sono gli accordi siglati con la prefettura di Roma e le città di Milano e Firenze. Airbnb continuerà a collaborare con le istituzioni per favorire procedure semplici e chiare per chiunque voglia condividere la propria casa.