Venerdì per i veri Ninja vuol dire tre cose: consegne da smaltire, fuga verso il primo pub o baretto e la rubrica Week In Social, che riassume alcuni dei fatti principali avvenuti durante la settimana nel mondo del digital e social media marketing. Come al solito, infatti, il mondo del marketing digitale è sempre in movimento e anche per questi sette giorni sono successe alcune cosette piuttosto interessanti.
Salvare la community di Vine è possibile
Vine è morto, lunga vita a Vine! Se la scorsa settimana vi avevamo segnalato la triste decisione di Twitter di chiudere il suo “contenitore” di video brevissimi, non tutta la community è restata a piangere la prossima dipartita della piattaforma. Qualcuno ha infatti deciso di rimboccarsi le maniche e creare questo comodo tool online per salvare non solo i video caricati su un profilo, ma anche la lista dei follower e i diversi “revine”. Questo è il web che più ci piace: quello che non si ferma di fronte alle avversità ma è sempre attivo e pronto a trovare una soluzione.
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Il mobile sempre più padrone del web
Sappiamo tutti che i contenuti sono sempre più fruiti su device mobile che sui cari vecchi desktop. Questa settimana si è aggiunto un ulteriore sorpasso: smartphone e tablet hanno sorpassato il pc anche per quanto riguarda il “surfing” su browser web. Il risultato era in realtà già prevedibile dal 2009, quando i trend cominciavano a mostrare l’ascesa del mobile e il declino del tempo trascorso su desktop. Per avere il sorpasso ci sono voluti circa sette anni, ma è ormai un dato di fatto. È tempo di mandare in pensione i grandi schermi dei personal computer? Non ancora, ovviamente. In alcune zone come Regno Unito e Australia il desktop è ancora saldamente al comando e comunque il web browsing da PC e portatili si assesta ancora a un ragguardevole 48,7%.
IFTTT: un acronimo complesso per qualcosa di più semplice
If This Then That, per gli amici IFTTT, è uno degli strumenti più amati dai digital addicted del mondo. Come il nome suggerisce, permette di impostare, al verificarsi di certe condizioni (If This), delle azioni automatiche (Than That) che permettono così di semplificare la vita delle persone che lo utilizzano. È possibile, ad esempio, salvare automaticamente gli allegati su Gmail nel proprio spazio Dropbox o, invece, postare come immagini native su Twitter i propri post su Instagram in presenza di un hashtag prescelto.
L’enorme flessibilità di IFTTT è però storicamente il suo tallone d’Achille: da grandi poteri derivano grandi complessità ed alcuni utenti restavano spesso spaventati di fronte un sistema non sempre intuitivo. Quelli di IFTTT hanno deciso allora di darsi una rinfrescata, migliorando il sistema di “ricette” preimpostate trasformandole in “Applet”, attivabili con un semplice tocco.
Anche il sistema di creazione delle proprie “macro” è diventato più rapido, migliorando generalmente la user experience di utenti meno smanettoni. Insomma, viva l’automazione, amica della pigrizia e risparmiatrice di tempo. Un dubbio però sorge spontaneo: che la mossa di IFTTT sia una reazione alla recente comparsa del competitor Microsoft Forge?
Anche Facebook scende in gioco...
Quello dei videogame è un business sempre più importante che, grazie anche alla diffusione sempre più capillare degli smartphone e modelli alternativi di commercializzazione come i cosiddetti free to play, coinvolge sempre un maggior numero di utenti. Non ci sono mai stati nel mondo tanti videogiocatori come oggi, tra i gamer più appassionati che si destreggiano con console e pc di ultima generazione e genitori o addirittura nonni che non disdegnano una partita con i celeberrimi Ruzzle e Candy Crush.
Molti giochi mobile utilizzano intensivamente funzioni social. Probabilmente è stato proprio ciò a determinare la scelta di Facebook di lanciare sul mercato una nuova piattaforma, chiamata Gameroom, interamente dedicata ai videogame.
È noto che Mark Zuckerberg osservi sempre con interesse la scena videoludica: uno dei suoi “acquisti più famosi”, Oculus Rift, è nato infatti come strumento votato al gaming più puro. Prima che i cosiddetti “hardcore gamer” gridino al sacrilegio, è giusto chiarire certe cose: al momento Facebook Gameroom non sembra porsi in diretta concorrenza con piattaforme per appassionati come Steam di Valve o Origin di Electronic Arts. Ma le potenzialità del client di Zuckerberg restano; l’enorme utenza di Facebook e il supporto a Unity la rendono decisamente interessante. Staremo a vedere… e giocare.
...e macina numeri su numeri
Ma la notizia che più ha fatto chiacchierare i social addicted è questa: Mark Zuckerberg, come un semplice quanto efficace video, ha mostrato al mondo intero i numeri delle piattaforme collegate al suo Facebook. L'ultimo quadrimestre ha mostrato risultati da capogiro, che dimostrano il successo delle Instagram Stories, la sempre maggior diffusione delle Live su Facebook e un numero di utenti attivi su Whatsapp che a momenti rivaleggia con quelli della popolazione della Repubblica Popolare Cinese. Un successo, quello di Facebook e del suo creatore, che sembra davvero inarrestabile. Nonostante la concorrenza sia sempre più agguerrita, insomma, Mr. Z è ancora il re indiscusso della scena.
Queste sono solo alcune delle notizie principali dal mondo dei social network. Restate connessi: un ninja aggiornato è un ninja più efficace e letale!