Qualcuno lo ha già, qualcuno lo avrà a breve: Twitter Moments arriva in Italia.
Ad un anno dal lancio dell’aggiornamento, la nuova funzione del social network che permette di accorpare più tweet all’interno di un unico momento lascia già presagire al notevole cambiamento che si avvierà nel social dei 140 caratteri.
Che cosa sono i Twitter Moments?
Sono un modo per raccontare una storia attraverso una collezione di tweet. L’obiettivo sembra essere dunque quello di creare una struttura narrativa all’interno di un social network che, per sua natura, risulta essere frammentario.
Sì perché Twitter vive di spontaneità ed immediatezza, che si sanno essere, per loro natura, frammentari: un fatto raccontato in 140 caratteri che si apre e si chiude con una narrazione che di per sé si completa e non ha bisogno di altro. Grazie ai momenti, invece, il social network amplia i propri orizzonti e offre agli utenti una piattaforma sulla quale poter creare delle vere e proprie narrazioni.
Questa linea di storytelling è ormai già nota agli esperti e non del settore: stiamo parlando di Storify. Il tool che permette di raccontare una storia attraverso i social network grazie all'organizzazione dei momenti e alla possibilità di commentare e condividere i contenuti prodotti. Su Storify le storie sono composte da paragrafi, ognuno contenente il materiale precedentemente raccolto e organizzato dall’autore.
Risulta evidente dunque la differenza fra le due linee di storytelling di Twitter e Storify: sul primo, infatti, il concetto di cinguettio, resta. I momenti sono sì riuniti tutti all’interno di un unico grande contenitore, ma restano invariati nel loro essere dei tweet di soli 140 caratteri. Su Storify, invece, esiste uno spazio molto più ampio dedicato alla narrativa vera e propria.
Tuttavia, la sensazione è che ci sia una sorta di intenzione all’universificazione generale di tutti i social network: tutti svolgono bene o male le stesse funzioni e tutti puntano ad offrire all’utente le stesse soluzioni possibili. Sembra infatti che se dapprima ogni social network era differenziato da dei tool ben precisi, ora si diversifichino solo per lo stile che danno ai vari strumenti. Che restano, però, gli stessi per tutti.
Sicuramente il pregio dei Twitter Moments è che grazie a questo strumento, seppur in una maniera breve e concisa, l’utente ha la possibilità di raccontare una storia o un momento in una maniera più organizzata ed efficace.
La perplessità è che, forse, Twitter funzionasse bene proprio perché obbligava all’immediatezza e all’essere sintetici oltre ogni limite della narrazione: se un utente voleva raccontare una storia, doveva confrontarsi con i 140 caratteri. Delle brevi storie, certo, ma non per questo meno efficaci.
Sicuramente i Twitter Moments modificheranno notevolmente il concetto di narrativa, rendendola più immediata e sintetica, ma per gli aficionados e per i più conservatori, Storify resta la piattaforma di storytelling per eccellenza. Nessuna pressione dunque: anche al supermercato anche se ci sono cento brand diversi che offrono la stessa cosa, alla fine, ogni cliente ha il suo preferito e non sempre è disposto a cambiarlo.