Come orientarsi nella sfida dell’informazione in tempo reale? Ecco 9 strumenti digitali che possono semplificare la vita di redazione.
1. Slack
Slack facilita e velocizza la
comunicazione con i colleghi ed è diventata fondamentale in molte
redazioni.
Nei gruppi di lavoro risulta sempre difficile riuscire a gestire l’enorme mole di
mail e
messaggi relativi ad un progetto comune.
Slack è un’
app di messaggistica istantanea adatta alle community che consente lo
scambio di file e la
suddivisione per argomenti di discussione. È inoltre possibile integrare servizi quali Dropbox, Twitter, Google Drive e Hangouts.
Il
bot integrato di Slack viene utilizzato anche per fornire dati in tempo reale o feedback per i giornalisti.
2. TweetDeck
Twitter è ancora la
piattaforma social più utilizzata dai giornalisti e
TweetDeck è uno degli strumenti fondamentali per ottimizzare la propria presenza sul social network.
Alcuni professionisti dell’informazione non amano l’esperienza su Twitter perché non gradiscono passare da una pagina all’altra per seguire una discussione, non la considerano abbastanza una piattaforma
in tempo reale.
TweetDeck offre
stream di timeline, menzioni e repliche fianco a fianco in maniera veloce, tutto in una singola pagina.
È perfetto per monitorare grandi quantità di
liste Twitter per news/tendenze, e per creare
engagement con i follower.
3. Buffer e SocialFlow
Buffer è uno strumento per gestire i social media che
posta automaticamente nel corso della giornata.
Cliccando su un bookmarklet, un link o una immagine, si può scrivere la
bozza del post e aggiungerlo alla coda. Questa viene poi inviata sulla base di una
tabella di marcia creata in precedenza, così che basti impostarla e dedicarsi ad altro.
Può tornare utile per assicurarsi di avere un flusso regolare di contenuti oppure per gestire le pubblicazioni su account di brand.
SocialFlow è un altro strumento per gestire i social media. La sua diffusione è certamente dovuta alla capacità di
analizzare il contesto e i post in maniera intelligente, scegliendo di condividere l’informazione che potrebbe essere maggiormente gradita dal proprio pubblico.
Aggiungendo il contenuto alla coda di SocialFlow e dando una serie di setting, l’app posta gli articoli nella giusta piattaforma, basandosi su dati di conversazioni in tempo reale.
4. Twitter e Facebook
Twitter e Facebook restano ancora i primi luoghi in cui i giornalisti controllano cosa stia succedendo o cosa sia di
tendenza.
Twitter è perfetto per capire di cosa stia parlando la gente in questo momento. Facebook, invece è più lento per quanto riguarda i trend, la sua forza consiste però nell’aiutare gli editor a catturare i
temi più discussi e comprendere le conversazioni che vi ruotano intorno.
5. Chartbeat
Chartbeat è uno strumento di
analisi del traffico in tempo reale che è diventato linfa vitale per molte redazioni.
Fornisce
analytics su quali contenuti stiano andando meglio e quali peggio, così che si possano prendere precise decisioni editoriali.
Uno strumento indispensabile dal momento in cui le
visualizzazioni e i
click sono i fattori chiave degli investimenti pubblicitari nel mondo dell’informazione online.
6. Nuzzel
Nuzzel è molto utilizzato per far sapere ai giornalisti
quali articoli stiano diventando importanti nei loro network.
L’app mostra le
notizie più condivise dagli amici di Facebook, Twitter, o da un gruppo di influencer, per avere un filtro curato e contestualizzato delle news.
Gli alert mobile sono inoltre utili per avvertire i giornalisti riguardo argomenti di tendenza che rischierebbero altrimenti di perdere.
7. CrowdTangle
CrowdTangle è uno strumento che aiuta a comprendere il misterioso
algoritmo del newsfeed di Facebook.
Mostra quali post stanno performando meglio su Facebook, sulla propria pagina o su quella dei competitor e consente ai giornalisti di decidere con criterio
quali argomenti coprire o promuovere.
Traccia i post attraverso
parole chiave, così che si possa trarre ispirazione dai migliori rispetto ad un certo argomento.
Dare un’occhiata ai contenuti che vanno meglio su Facebook non è solo utile per prendere decisioni editoriali, ma anche per tirar fuori contenuti ad alto tasso di
engagement ed ottenere più
like.
8. Google Alerts e Dataminr
Google Alerts e Dataminr sono utili per i giornalisti che si occupano di tematiche specifiche.
Google Alerts invia una
notifica quando viene pubblicato un contenuto che coincide con le proprie
keyword.
Dataminr funziona allo stesso modo, scansionando però i
flussi di tweet pubblici e si basa su un algoritmo per far emergere
breaking news e nuovi trend.
9. Google Reverse Image Search
È uno strumento importante per i social media editor che hanno bisogno di
verificare le fonti, utile a fermare la
disinformazione riguardante i disastri naturali.
Google Reverse Image Search consente infatti di verificare l’
origine dell’immagine, per essere certi che non si tratti di un vecchio scatto.
È possibile inoltre specificare delle date, per restringere il range.
E tu utilizzi qualcuno di questi strumenti? Ne conosci altri utili al mondo dell’informazione?