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  • I migliori tool per individuare gli hashtag

    La scelta dei giusti hashtag è fondamentale per una buona strategia: ecco i tool per individuare quelli più performanti

    8 Giugno 2016

    Saper ben utilizzare gli hashtag è un’arma fondamentale nell’arsenale di ogni buon social media marketer. Ottimi per filtrare le conversazioni e individuare i topic rilevanti sui social media, gli hastag possono essere anche uno strumento per promuovere prodotti e brand o per coinvolgere utenti, consumatori o partecipanti ad un evento. Ma non basta aggiungere un “cancelletto” davanti una parola per creare un buon hashtag. Utilizzarne troppi o, peggio, scegliere le keyword sbagliate, può essere dannoso, oltre che rappresentare uno spreco di energie e tempo. hashtag

    Gli hashtag e i social network

    La prima cosa che devi considerare è come le diverse piattaforme social utilizzano gli hashtag. Su Twitter, dove sono “nati”, gli hashtag godono di estrema popolarità e sono ottimi per seguire conversazioni rilevanti o per commentare eventi con il live tweeting: dato il limite di caratteri, in ogni caso, è consigliabile utilizzare non più di tre hashtag per volta (meglio due), magari evitando le keyword troppo generiche. Se Instagram è il regno degli hashtag, il suo fratellino Facebook invece è dove questo strumento, pur presente, gode di minor popolarità. Anche su Pinterest puoi usare hashtag nelle descrizioni dei tuoi pin, ma purtroppo non sono indicizzati nel motore di ricerca interno; cliccando su un hashtag di Google+, invece, puoi vedere una lista di community, persone e post rilevanti in relazione ad esso.

    Alcuni tool da utilizzare

    Una breve premessa: non sempre è consigliabile utilizzare solo gli hashtag più popolari. Perché? Proprio a causa della loro stessa diffusione: i tuoi contenuti potrebbero perdersi nel fiume di tweet e post su quell’argomento, raggiungendo poche persone o – peggio – finendo per essere completamente ignorati. Ma quali tool utilizzare per identificare i migliori hashtag per le tue strategie? Puoi provare Ritetag, che analizza i tag di Tiwtter per classificarli in ordine di popolarità, per poi potere aggiungere automaticamente quelli da te selezionati ai tuoi tweet o post di Facebook quando li condividi. È dotato anche di una comoda estensione per Chrome e strumenti per l’integrazione con Hootsuite e Sendible. ritetag_screen Hashtagify.me è invece molto utile per trovare hashtag correlati a quelli più popolari o che usi già, per trovare nuovi spunti o per coprire fette di utenza che altrimenti potresti non raggiungere. Molti conoscono Twitonomy come tool di social media analysis ma, con un pizzico di furbizia, può essere utilizzato anche per individuare glle “etichette” da implementare nella propria strategia. Analizzando gli hashtag più utilizzati dalle persone più influenti su un determinato argomento o di una nicchia, ad esempio, è possibile “prenderli in prestito” per coinvolgere utenti appassionati a determinati topic. E se dalla furbizia passiamo alla malizia, poi, è possibile anche scoprire gli hashtag più preformanti dei concorrenti per colpirli nel loro stesso terreno di gioco. twitonomy Tagboard è un potente tool di ricerca di hashtag su piattaforme diverse. Tu scrivi un hashtag e lui mostra una serie di contenuti relativi ad esso: ottimo per scoprire su quali piattaforme social quella parola è più popolare o riscuote successo. Iconosquare è uno dei più noti tool per Instagram. Ha una comoda funzione di ricerca per hashtag, mostrando il loro tasso di utilizzo; può visualizzare anche una classifica degli hashtag più popolari su Instagram, dai quale poi scegliere quelli più rilevanti per la tua attività. Non dimenticarti della funzione “Tendenze” di Twitter: pur se generica, magari può mostrarti un trend in linea con il tuo business o l’evento che ti appresti a lanciare. Insomma, quello degli hashtag è uno strumento che un buon social media marketer deve saper utilizzare con strategia, efficacia e consapevolezza. Implementati nel modo giusto, possono garantire ottima visibilità a contenuti validi: perché allora non chiedere un piccolo aiuto a questi tool per aiutarci nella ricerca della parola magica?