Dal mare, dalla montagna, dalle gite fuori porta, noi in questo weekend lungo vi parliamo dallo Spazio. No, non siamo in preda ai fumi delle vacanze ma parliamo di un evento che non può passare inosservato: solo due giorni fa, il 1 giugno alle ore 18.55 circa (ora italiana) è avvenuto il primo collegamento via Facebook con la Stazione Spaziale della Nasa.
Non potevamo che concludere questa intensa settimana social con questo incredibile esperimento fortemente voluto da Mark Zuckerberg, ma come sempre tante novità per rimanere sempre aggiornati. È venerdì, è Week in Social. Ma andiamo con ordine.
"Space Station, qui è Mark Zuckerberg di Facebook, potete darmi l’ok?"
Si apre così la diretta Facebook di 20 minuti con l’International Space Station della Nasa. Un evento dal forte impatto sociale e tecnologico che Mark Zuckerberg ha voluto offrire a tutti i suoi affezionati utenti. Zuckerberg con evidente emozione ha conversato con i tre astronauti che attualmente vivono e lavorano nella Stazione Spaziale, Tim Kopra e Jeff Williams della Nasa e Tim Peake dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Durante il collegamento, Zuckerberg a sottoposto agli astronauti anche le domande inviate dagli utenti sulla pagina Facebook della Nasa. Dalla durata della missione, alle attività svolte, dalle curiosità sulla quotidiana convivenza degli astronauti alla richiesta di immagini live della terra vista dall’alto, questi e molti altri gli argomenti affrontati durante il singolare incontro Terra-Spazio.
A chi, a posteriori, chiede ironicamente quale sia stato l’obiettivo di un tale esperimento spegnendo l’entusiasmo globale, Zuckerberg risponde senza esitazioni:
"È semplicemente incredibile! Una volta che siamo in grado di dare alle persone nello Spazio il potere di condividere quello che stanno facendo , sappiamo che anche tutti gli altri ora avranno presto il potere di farlo."
Un appuntamento di portata quasi storica per il mondo social, ma per gli astronauti della Stazione Spaziale non è il primo. In passato fu l’astronauta italiano Paolo Nespoli ad utilizzare per primo Twitter per le sue comunicazioni con la terra ferma.
Instagram ha ufficialmente annunciato il lancio di nuovi tool per gli utenti business, compresi i nuovi profili aziendali, nuovi analytics e la possibilità di trasformare i post di Instagram in annunci ads direttamente dalla app. L’ufficializzazione del lancio arriva dopo una serie di fughe di notizie e segnalazioni tanto attese.
I nuovi profili business consentiranno agli utenti di avere accesso a molte altre funzionalità come la possibilità di raggiungere i proprio clienti telefonicamente con email o testi personalizzati. I profili includeranno inoltre le mappe per la geo localizzazione dell’attività commerciale.
Penalizzati tutti coloro che decideranno di promuovere se stessi o la propria attività senza però creare un profilo business, a questi sarà infatti negata la possibilità di accedere e visionare i dati insight riservati invece agli utenti business. Ma le cose potrebbero cambiare nel tempo e Instagram non esclude la possibilità di espandere questa funzionalità a tutti gli utenti.
Il roll out dei business profile partirà a breve negli Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, mentre per il nostro paese dovremmo aspettare almeno fino alla fine dell’anno.
Curiosità social
Chi non ne ha mai mangiato un piatto? È l’icona gastronomica spagnola più conosciuta al mondo. Di cosa stiamo parlando? Della paella che da questo mese troveremo anche su Facebook e Whatsapp sotto forma di emoji.
L’hashtag #PaellaEmoji ha fatto il giro della rete e in poco tempo e grazie ad un caloroso sostegno del popolo del web è riuscita ad ottenere il titolo di prima e ufficiale emoji made in Spain. A sostenere la candidatura un vero e proprio sito web con tanto di video dimostrativi e di e una petizione su change.org.
Ma per le emoji non è finita qui. Dopo Pinocchio anche la Bibbia, uno dei testi più popolari e più tradotti al mondo viene raccontata con le faccine. L’obiettivo? Secondo gli autori del nuovo libro di 3300 pagine, avvicinare i giovani ad un testo prettamente religioso. Non lascia nessun fraintendimento il sottotitolo "Le Scritture per i Millenials". La Bibbia in emoji è anche su iTunes e su Twitter.
Per questa settimana dal mondo social è tutto, al prossimo venerdì con Week in Social.