Due prestigiosissimi riconoscimenti coronano la comunicazione e l’evento #liberatutti promosso da Althea per combattere l’omofobia e del quale vi avevamo già parlato.
In queste settimane anche il Diversity Media Award, oltre al prestigioso Premio Ferrari , è andato all’articolo di Sportweek dell’11 luglio scorso, con il bacio tra due rugbisti gay della squadra inclusiva Libera.
Prima squadra di rugby inclusiva italiana, Libera era stata chiamata e sponsorizzata dall’azienda di sughi pronti Althea, brand del Gruppo La Doria, per l’evento #liberatutti, contro l’omofobia, promosso dalla stessa azienda parmigiana e tenutosi all’Arena Civica di Milano.
Il Diversity Media Award, alla sua prima edizione italiana, è stato consegnato a Milano a diverse celebrities come Laura Pausini, a film, produzioni tv e iniziative giornalistiche, come appunto, il servizio su Libera di Sportweek, a firma di Luca Castaldini.
Come si è arrivati ai premi
L’11 luglio scorso si era scatenato il web: Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, pubblicava in copertina, primo magazine della storia del giornalismo italiano, il bacio di due rugbisti gay. Erano giocatori di Libera, la prima squadra di rugby inclusiva d’Italia, sponsorizzata dall’azienda parmigiana di sughi pronti Althea.
Di più, lo scatto era stato fatto durante l’evento che la stessa Althea aveva organizzato a Milano, all’Arena Civica, proprio per promuovere la lotta all’omofobia, chiamando a partecipare a una giornata di gare nel tempio del Rugby italiano, non solo Libera, ma anche gli ex nazionali italiani di Italian Classic e i campioni degli All Blacks.
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Un evento a cui avevano partecipato numerosi giornalisti tra cui Luca Castaldini, di Sportweek appunto, che aveva colto il momento favorevole alla sensibilizzazione sulla causa Lgbt, grazie al quasi contemporaneo e famosissimo tweet di Obama con l’hashtag #lovewins, postato dopo la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti in favore della legalizzazione dei matrimoni gay.
Dietro l’operazione, l’agenzia Lampi. Comunicazione illuminata. che cura la comunicazione di Althea e che aveva organizzato l’evento, la relativa campagna di comunicazione e successivamente l’ufficio stampa nazionale e internazionale e la viralizzazione della copertina di Sportweek.
Con risultati eclatanti: oltre 92 milioni di impression su Twitter in tutto il mondo, citazione da oltre 5000 siti (tra cui moltissimi di giornali di tutto il mondo dal Daily Mail a O globo), un mare di condivisioni, like e commenti su tutti i social.
Un caso social sul mondo lgbt che era stato citato dai più importanti siti di settore e che dava continuità all’impegno dell’azienda parmigiana sul tema dell’inclusione. Da sottolineare a questo proposito che Althea proseguirà il suo impegno al fianco di Libera anche quest’anno come sponsor ufficiale.
Ora dunque il più prestigioso premio per celebrities e campagne che hanno appoggiato la causa Lgbt e quello per la miglior copertina dell’anno vanno a quella coraggiosa copertina e, idealmente, a tutta la filiera che ha promosso quell’evento e quella piccola grande squadra, proprio negli stessi giorni in cui viene approvata anche in Italia la legge sulle unioni civili. Una grande soddisfazione per aver precorso i tempi e aver colto una sensibilità già presente a livello sociale e che sui social media viaggia veloce già da tempo.