La Call for Ideas si traforma in Call for Startups. Questa la più importante novità dell' edizione 2016 di TIM #Wcap, che nel corso degli ultimi anni ha accompagnato decine di startup verso il lancio sul mercato.
TIM #Wcap Accelerator è il programma di Telecom Italia che aiuta talenti e idee a trasformarsi in imprese innovative. Con 260 startup supportate e incubate nei principali punti nevralgici della digital innovation italiana, è uno dei protagonisti dell'evoluzione dell'ecosistema del nostro Paese.
32 grant da 40.000 euro più altri dieci da 10.000 euro grazie al Best in Class Program. quattro acceleratori, per 4.000 mq dedicati all'innovazione. Tre mesi di accelerazione, oltre nove di mentorship e coworking.
Ilaria Potito, Head of TIM #WCAP Accelerator, ci racconta tutte le più importanti opportunità della call di quest'anno, in attesa di conoscere i nomi delle startup selezionate.
Dal 2009, quando si chiamava ancora Working Capital, ad oggi, com'è cambiato TIM #Wcap e come si è modificato l'ecosistema startup italiano?
Quella di Working Capital, oggi TIM #Wcap, è una bella storia. All’inizio TIM #Wcap è nato come programma di comunicazione, funzionando quale strumento indispensabile all’alfabetizzazione del nostro Paese rispetto a temi che solo in questi ultimi anni stanno finalmente arrivando ai media e quindi ai cittadini. Nel 2009, difatti, in Italia si parlava pochissimo di startup e cultura dell’innovazione. Adesso ci sono perfino fenomeni controculturali sul tema. Questo significa che una questione fondamentale per il futuro della nostra economia sta penetrando nella società.
In circa cinque anni l’ecosistema dell’innovazione italiano è cresciuto insieme all’attenzione su argomenti importanti quali il volume degli investimenti, la qualità del deal flow, la normativa sulle startup e l’attenzione della politica sui temi dell’innovazione.
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TIM #Wcap oggi è quindi il corporate accelerator di TIM, un programma di Open Innovation che intende trovare i futuri fornitori di innovazione della nostra azienda. E stiamo continuando a interpretare da protagonisti l’evoluzione dell’ecosistema. Nel 2013 abbiamo aperto tre acceleratori a Milano, Roma, Catania. Nel 2014 quello di Bologna. A fine 2014 è stato creato il fondo d’investimento TIM Ventures per dare un supporto finanziario importante alle startup ad alto potenziale di crescita. Le sinergie con le nostre linee di business sono aumentate.
Quali sono le novità più importanti della Call for Startups 2016?
Iniziamo dal grant. Assegneremo 40.000 euro a ognuna delle 32 startup che verranno selezionate. Si tratta del 60% in più rispetto all’anno scorso. Inoltre alle 10 migliori startup andranno altri 10.000 euro. Significa che circa un terzo delle selezionate riceveranno 50.000 euro. Nessun altro fa tanto in Italia.
A questo si aggiungano i tre mesi di accelerazione e i nove di mentorship e coworking; il Trial Corner per le startup che vogliono testare le proprie soluzioni e la nuovissima piattaforma di prototipazione TIM Open. Inoltre, continuiamo ad avere l’Albo Veloce che permette alle startup di entrare fin da subito nell’albo fornitori di TIM.
Idea, team o business model? A cosa dovrebbe prestare maggiore attenzione una startup prima di candidarsi?
C’è ancora un po’ di confusione su questi temi e sul grado di maturità delle nuove imprese. Non è un caso se da quest’anno abbiamo deciso di cambiare il posizionamento alla nostra call. Non più call for ideas ma call for startups. La cosa più importante sono la vision e la capacità di execution. Una startup è un’impresa a tutti gli effetti e va strutturata. La buona idea e la creatività sono importanti ma da sole non bastano. Una grande idea non accompagnata da una grande capacità di realizzazione serve a poco. Di conseguenza, le cose più importanti per una startup sono il founder, il team, ovvero le persone che la portano avanti, e la vision. Anche se può sembrare paradossale, tutto il resto viene dopo questo aspetto.
Quanto il lavoro dei mentor incide sulle startup e perché è così importante?
Il mentor è una figura fondamentale per le startup. Serve a far sbagliare il team il meno possibile, serve a fargli prendere le direzioni giuste, serve ai pivot, se necessario. E in TIM #Wcap abbiamo un gruppo di mentor altamente qualificati, curato dal nostro main partner Tree.