Il 14 e 15 Aprile a Roma si terrà CERTAMENTE 2016, "Italian Neuromarketing Days": lo spazio di discussione in cui approfondire gli ultimi sviluppi sul rapporto tra marca e consumatore. Entra in contatto con i maggiori esperti di neuromarketing, nazionali e internazionali, che ci illustreranno casi pratici di utilizzo del Neuromarketing in comunicazione, nel packaging design, nel retail, nel web presentando anche i risultati di business ottenuti.
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Per ingannare l'attesa e tenerci pronti a saperne di più, abbiamo posto qualche domanda ad alcuni speaker che interverranno a CERTAMENTE 2016:
Quanto è importante iniziare a pensare alle neuroscienze come un reale strumento di lavoro del proprio business?
Risponde Gesa Lischka, CEO di Kochstrasse, agenzia che applica le neuroscienze ai suoi progetti sin dal 2010.
Immagina per un momento di aver ereditato una fabbrica di scarpe, attrezzata con un sacco di macchine complesse. In certi giorni queste macchine producono scarpe belle con una qualità perfetta, mentre in altri giorni questo non accade. Hai provato a chiedere ai dipendenti, ma nessuno sembra sapere il motivo alla base di questo fenomeno. Ancora più bizzarro: nessuno sembra essere preoccupato da questa incertezza: "Questo è il solo modo in cui funziona questo settore ed è sempre stato così".
Un giorno un giovane ingegnere bussa alla tua porta: "Ho trovato alcuni dei motivi per cui le macchine non eseguono in modo coerente. Non conosco ancora tutti i motivi, ma già adesso posso implementare delle nuove strategie per migliorare la loro produzione. In più: la mia nuova prospettiva mi permette di continuare a cercare in modo strutturato e vi posso spiegare perché faccio quello che faccio".
Assumeresti l’uomo? O no? La neuroscienza è un po’ come questo ingegnere emergente. Fornisce risposte che non sarebbe stato possibile affrontare in passato. Collega i fattori che in precedenza sono stati studiati separatamente. E si basa su metodi scientifici. Tuttavia, la semplice conoscenza delle neuroscienze da sola non avrà un impatto sulle vendite o sul ROI. Il trucco consiste nell'applicazione esperta! È qui che la maggior parte delle aziende deve ancora lottare.
Ci sono un sacco di conoscenze là fuori, ma ancora troppe poche applicazioni nella vita reale. Quindi fai attenzione alle pozioni di olio di serpente e alle false promesse - e continua a cercare il tuo "giovane ingegnere".
L’applicazione delle neuroscienze alle dinamiche di mercato sarà il futuro, non è così?
Rispondono Gaia Spinella e Antonella Mandarano - TIM brand analysis & monitoring.
Per la nostra azienda, TIM, più che di futuro si tratta di presente. Utilizziamo questa tecnica innovativa oramai da anni, in particolare come supporto alle decisioni legate alla comunicazione pubblicitaria ed al posizionamento del brand.
Riteniamo imprescindibile l’affiancamento alle modalità di ricerca più classiche di rilevazioni di tipo ‘indiretto’, in grado di superare in parte se non del tutto i bias delle indagini tradizionali.
Non occuparcene fin da subito quanto rischia di estrometterci dalla scena?
Rispondono Gaia Spinella e Antonella Mandarano - TIM brand analysis & monitoring.
Per definizione un’azienda che non innova e si preclude la possibilità di impiegare tecnologie che consentono di migliorare fortemente l’ascolto e la conoscenza dei propri clienti e di ottimizzare l’efficacia delle proprie azioni rischia molto, soprattutto in uno scenario in cui diviene sempre più rilevante la misura del ritorno sull’investimento dei singoli progetti/attività.
Come è il trend a livello internazionale?
Risponde Fabio Babiloni, Docente di Fisiologia presso l'Università Sapienza di Roma, nonché nella lista dei Top Italian Scientists.
L’applicazione delle neuroscienze nell’ambito del marketing (neuromarketing) è un argomento su cui molte multinazionali stanno investendo molto, per avere delle conoscenze che possano aggiungersi agli strumenti di analisi che sono tipicamente disponibili. Infatti, il semplice dato che la correlazione fra lista degli acquisti programmata e quella effettivamente eseguita in un supermercato è 0.22 (dati studio POPAI USA), significa che la maggior parte dei nostri atti di acquisto *viene decisa* all’interno del punto vendita e non in precedenza. Da qui l’interesse a comprendere e misurare cosa può sollecitare improvvisamente la decisione di acquisito nelle persone all’interno dello stesso punto vendita.
La situazione italiana è in linea con quanto avviene negli altri paesi o si sta rischiando di restare indietro?
Risponde Fabio Babiloni, Docente di Fisiologia presso l'Università Sapienza di Roma, nonché nella lista dei Top Italian Scientists.
Chiaramente nei paesi anglosassoni (USA, UK) l’impiego delle neuroscienze per la comprensione dei processi decisionali di acquisto è un fatto acquisito da molto tempo. Il processo di adozione di tali tecniche neuroscientifiche da affiancare a quelle tradizionali per lo studio del comportamento delle persone nel punto vendita inizia a crescere in Italia, spinto da alcune grandi aziende che hanno deciso di investire sotto questo aspetto. È di questo periodo la notizia che Telecom Italia abbia condotto il suo processo di re-branding impiegando anche il neuromarketing.
In Italia si sconta un ritardo “fisiologico” nell’adozione dell’innovazione derivante dal perdurare della crisi economica che ha colpito i budget delle aziende nel settore della comunicazione, lasciando meno spazio per la sperimentazione e la ricerca.
Altri paesi, con economie leggermente più solide di quella italiana, possono impiegare più risorse per sviluppare con le neuroscienze una maggiore conoscenza relativa alla percezione da parte del pubblico del messaggio pubblicitario potendo quindi generare advertising più efficaci.
Qual è il vero valore aggiunto di partecipare a “CERTAMENTE 2016”?
Risponde Luca Florentino, Executive Board Certamente 2016 e CEO di Ottosunove, agenzia di brand development, retail design e in store marketing con un forte approccio neuromarketing.
Oggi lo sviluppo delle neuroscienze consente una migliore conoscenza del consumatore e dei meccanismi che lo portano alla scelta di un Brand o di un prodotto. Questo ha importanti conseguenze sul marketing ed è in grado di amplificarne l'efficacia.
Per questo a CERTAMENTE 2016 abbiamo combinato interventi dal mondo della ricerca e case history di successo, per poter fornire strumenti operativi immediati da applicare una volta tornati in azienda.
Ma c'è di più, all'interno della suggestiva location romana ci sarà l'occasione di partecipare ad una sensory dinner fianco a fianco con gli speaker, per dei momenti di networking mai visti prima in Italia.
Bene, ora non ti resta che partecipare a CERTAMENTE 2016: scopri l'agenda completa dell'evento e partecipa utilizzando il codice sconto riservato ai ninja: CERTAMENTE-PER-NINJA