Questo articolo è stato scritto da Fiorella Taddeo, Ninja Guest.
Ha imposto un nuovo approccio alla cucina sul web sfruttando le potenzialità e le caratteristiche della rete. Lo ha fatto prima di tutti. Dopo nove anni di record e primati con Giallo Zafferano, Sonia Peronaci ha deciso che era tempo di nuove avventure. Ne ha parlato con Ninja Marketing: dai progetti per il futuro, all'evoluzione del web, passando per il quotidiano e le fonti di ispirazione di una food blogger. Qualche domanda per conoscere meglio la regina della cucina su internet.
Innanzitutto una domanda obbligata: com'è la nuova vita di Sonia Peronaci? Come procede la tua nuova avventura?
Sono molto impegnata su diversi fronti: prima di tutto mi sto dedicando ad un nuovo libro in uscita a maggio ma sto valutando tante nuove opportunità anche su altri media. Il sito procede molto bene (a proposito, vi piace?) e ci stiamo impegnando non solo nella produzione di contenuti ma anche su iniziative nuove che vedrete a breve!
Dove sta andando il web? Vorremmo il punto di vista di chi ha visto, prima di altri, le potenzialità della rete e del blogging.
Io spero che il web stia andando verso una “purificazione” sia dei contenuti che dei siti a causa principalmente della pubblicità troppo invasiva. Auspico una fruizione migliore di siti e blog, molti dei quali sono ormai praticamente invasi dalla pubblicità rendendo di fatto quasi impossibile accedere ai contenuti. Il web sta diventando un po’ come quelle riviste patinate che, su 100 pagine, ne hanno 80 di pubblicità e solo 20 di contenuti. Ecco, spero che ci si renda conto che questa non è la strada e si ritorni ad un utilizzo più consapevole del mezzo, dando agli utenti ciò che davvero gli serve e cercano e cioè contenuti di qualità.
Ogni mattina una food blogger si sveglia e....? I tre gesti quotidiani irrinunciabili
Leggere i commenti sul sito e su Facebook
Pensare ai nuovi contenuti da produrre
Cercare nuove ispirazioni su siti, libri e riviste di settore per essere sempre aggiornata sulle tendenze del momento.
Quali sono le tue fonti di ispirazione, per inventare una nuova ricetta o sperimentare un nuovo approccio editoriale?
Guardo sicuramente all’estero e in particolar modo alla Francia per quanto riguarda la pasticceria, che io amo molto. Per le nuove tendenze, invece, mi rifaccio molto ai siti americani e inglesi. Tra i miei preferiti ci sono Jamie Oliver e Martha Stewart.
Gastronomia, ricette, ristoranti, in generale il food ha invaso tutti i media segnando la nascita, a mio avviso, di un nuovo storytelling. Chef e blogger ne sono i protagonisti. In cosa evolverà questo boom?
A mio avviso questo enorme boom del mondo food ha avuto il grande vantaggio di avvicinare maggiormente le persone alla cucina: ormai tutti si interessano e hanno voglia di imparare, uomini e donne. D’altro canto, l’esposizione massiccia costringe ad un rinnovamento continuo, sia dei contenuti che delle modalità con cui questi vengono proposti. Siamo talmente bombardati che è ormai fondamentale trovare idee nuove e avvincenti che sappiano conquistare anche se è tutt’altro che semplice.
Tre città o tre Paesi in cui torneresti sempre e le tre ricette che in occasione di questi viaggi hai messo in valigia.
Key west e la sua Key lime pie: scoperta durante un meraviglioso viaggio negli States che mi ha fatto scoprire posti meravigliosi e piatti buonissimi.
Bolzano con i canederli: ricordi di un’infanzia trascorsa in Alto Adige con nonna e zia che mi hanno insegnato tutte le loro ricette. Il posto che porto sempre nel cuore.
Parigi con la duemila foglie di Pierre Hermè: il porto dove torno quando ho voglia di bello. Parigi, per me, è l’equivalente di un comfort food: accomodante, familiare, bellissima. E poi è piena di pâtisserie, boulangerie e bistrot meravigliosi.
Fotografie di Gian Marco Folcolini