Con l'anno nuovo, anche in quel di Menlo Park è tempo di bilanci e nuovi propositi. Mandare in pensione sms e numeri di telefono, guardare all'intelligenza artificiale, semplificare la vita delle persone e soprattutto continuare a mettere in comunicazione sempre più utenti e mercati in tutto il mondo, non solo grazie alla chat. Questi gli obiettivi di Facebook Messenger per il 2016, annunciati dal suo Leading Messaging David Marcus, proprio mentre sono stati raggiunti gli 800 milioni di utenti attivi al mese.
Piani troppo ambiziosi? Sicuramente no, se si considera che nel 2015 Messenger è stata l'app con crescita maggiore in termini di utenza: solo a marzo si calcolavano 500 milioni di utenti, a giugno 700, e ora il nuovo traguardo a pochi mesi di distanza.
D'altra parte non si può certo mettere in dubbio che sia un risultato meritato: nello scorso anno sono stati tanti i cambiamenti introdotti per migliorare l'app e renderla sempre più competitiva, e non solo per comunicare in senso stretto. Le applicazioni di Messenger sono state ampliate ben oltre la messaggistica grazie a numerose funzioni che vale la pena ricordare. Ecco le principali, brevemente riassunte:
- l'introduzione delle videochiamate
- la possibilità di personalizzare le conversazioni con colori, nick ed emoji, anche nel tentativo di acquisire appeal presso gli utenti più giovani
- i giochi, per dare uno tono più ludico e divertente al tempo libero
- l'introduzione delle richieste di messaggio, per poter chattare anche con i non-amici
- Photo Magic, per la condivisione automatica di foto. Si calcola che ogni mese circa 10 miliardi di foto passino attraverso l'app, quindi questa funzione si è rivelata davvero utile
- il sito messenger.com, per chattare da desktop senza dover passare per forza dalla timeline di Facebook
- Business On Messenger, per offrire alle aziende uno strumento semplice e immediato di assistenza clienti
- la possibilità di effettuare e ricevere pagamenti di denaro
- la fase di testing di M, l'assistente virtuale che per alcuni versi ricorda Siri ma promette di essere ancora più sorprendente
- la possibilità di prenotare Uber, novità introdotta meno di un mese fa
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Alla luce della crescita esponenziale degli utenti attivi, David Marcus non ha dubbi: è stato un anno più che soddisfacente - e come dargli torto - ma si può fare molto di più. Vediamo nel dettaglio cosa si prospetta nel futuro prossimo di Messenger, e quindi nelle nostre vite social.
Prepariamoci, perché l'ambizione e le sfide impossibili non sono certo un problema quando c'è di mezzo Zuckerberg.
Dire addio a sms e numeri di telefono
Non è un caso che le compagnie telefoniche ormai offrano per pochi euro pacchetti di sms illimitati o quasi.
Effettivamente, quanti di noi ancora mandano sms con la regolarità con cui lo facevano qualche anno fa? Un tempo erano le chiamate, poi fu la volta della novità rivoluzionaria dei messaggi di testo (passando per quella via di mezzo che erano gli "squilli", ve li ricordate?), e alla velocità della luce ci siamo ritrovati con telefoni così smart da consentirci di fare anche mille altre cose. Oggi i nostri smartphone sono prima di tutto strumenti per essere sempre connessi.
Complici app come WhatsApp - che vanta 900 milioni di utenti ma ormai fa parte, non a caso, della stessa "famiglia" di Messenger - anche il nostro modo di comunicare è cambiato. Abbiamo portato la chat sul mobile e abbiamo iniziato ad abituarci. Ma grazie a Messenger ora è possibile chiamare, videochiamare e mandare messaggi anche a persone di cui non conosciamo il numero di telefono. E allora, a cosa serve il numero di telefono?
Fare tutto con un'unica app
Oggi abbiamo app per fare praticamente tutto. Ne scarichiamo a decine, a volte ci dimentichiamo anche di averle, ricordandocene solo quando la memoria del telefono grida pietà e dobbiamo andare alla disperata ricerca di qualcosa da sacrificare. La sfida di Messenger è di poter offrire un'alternativa: "È di gran lunga più semplice fare ogni cosa in un unico posto che ha già traccia del contesto delle tue ultime interazioni e della tua identità, piuttosto che dover scaricare app che non riutilizzerai mai o dover saltare di continuo da un'app all'altra." In particolare, continua Marcus, il team si concentrerà sulle interazioni con i brand e incrementerà strumenti come Business On Messenger, per facilitare acquisti e fruizione di servizi.
Rendere Messenger il nostro "habitat sociale"
Lo scorso anno Messenger ha fatto molto per quanto riguarda la personalizzazione delle conversazioni, e l'intento è proseguire in questa direzione. Per rendere ancora meglio l'idea, lo stesso Marcus l'ha introdotta così: "Siamo tutti esseri sociali". L'obiettivo è chiaro, indovinare cosa bolle in pentola forse un po' meno.
Innovare con l'intelligenza artificiale
La fase di testing di M, l'assistente virtuale che implicitamente dichiara guerra a Siri, continua e sembra procedere per il verso giusto. Prenotare un ristorante, mandare un mazzo di fiori o programmare attività diventerà più semplice, ma anche dettare un messaggio o farlo leggere direttamente a M. E poi c'è chi, come TechCrunch, ipotizza anche l'arrivo imminente di un bot per automatizzare le chat, consentendo di rispondere in modo automatico ai messaggi.
E alla fine…divertire
Complice il clima poco invernale, quest'anno l'atmosfera natalizia è venuta un po' a mancare. Ma Messenger ha fatto la sua parte: vi è piaciuta la nevicata nelle chat? Forse vi sarà sembrata un po' infantile o dal gusto tipicamente teen, ma dite la verità, un sorriso ve l'ha di sicuro strappato. E infatti Marcus conclude: "È davvero importante che studiamo prodotti per risolvere i reali problemi della gente. Vogliamo che tutte le vostre esperienze siano gradevoli e d'aiuto, rendere le vostre vite più semplici, ma anche aiutarvi a portare un sorriso sui volti delle vostre persone care".
Per il momento, allora, obiettivo raggiunto. Aspettiamo di vedere cos'altro c'è in cantiere. Sicuramente molto presto.
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