Virtual Reality non solo nei videogame e nell’intrattenimento ma anche nel giornalismo. Il New York Times ha recentemente introdotto NYT VR, una nuova applicazione che permette di accedere a un serie di contenuti in realtà virtuale. Insieme all’app è stato rilasciato il nuovo documentario di Chris Milk creato in collaborazione con Vrse.works intitolato The Displaced. Si tratta di un virtual content lungo 11 minuti, prodotto dal New York Times Magazine, che cattura il dramma dei bambini rifugiati, mostrando le immagini direttamente dalla loro prospettiva.
Questo lavoro, che segue le orme di 'Clouds Over Sidra’, permette di seguire il punto di vista dei bambini, ma anche di esplorare il modo in cui vivono e le persone che li circondano.
La VR connette gli esseri umani ad altri esseri umani in modo profondo che non avevo mai visto prima in qualsiasi altra forma di media. La realtà virtuale può creare la migliore macchina per l'empatia. Chris Milk - TED 2015.
The Displaced entra nella vita di tre bambini rifugiati, provenienti dagli angoli del pianeta più devastati dalla guerra, come la Siria. Lo scorso 8 novembre il documentario è stato inviato agli abbonati di Google Cards. L'esperienza risulta altrettanto coinvolgente se fruita da smartphone.
Tra le menti del progetto il giornalista del New York Times Ben Solomon e il co-direttore di Vrse Imraan Ismail, già Visual FX di The Hunger Games e L'alba del pianeta delle scimmie.
NYT VR e l'esperienza delle veglie di Parigi
Una nuova forma di storytelling che inizia a muovere i primi passi all’interno del giornalismo contemporaneo. A seguito degli attentati di Parigi il NY Times ha pubblicato un nuovo video da fruire a 360°, disponibile anche su Youtube e Facebook. Questo corto consente agli utenti di partecipare virtualmente alle veglie che si sono tenute nella capitale francese, offrendo alle persone in altre parti del mondo uno sguardo diretto su alcune storie dopo i tragici eventi.
Nonostante l'uso da parte del New York Times di contenuti in VR sia ancora nella fase iniziale, il potenziale di questa innovazione giornalistica si è già manifestato. NYT VR è una piattaforma tramite cui i lettori riescono ancora meglio a relazionarsi con gli eventi e le storie, rispetto alla semplice lettura dei fatti.
Il mercato dei giornali in Italia resta profondamente in crisi: si vendono la metà dei quotidiani rispetto a venti anni fa. Forse è giunto il momento di andare oltre e puntare su nuove tecniche di storytelling come quelle sperimentate dal New York Times per cercare di entrare ancora più in empatia con il lettore, voi cosa ne pensate?