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Facebook: le brand page diventano store online?

Facebook è sempre più sensibile alle esigenze delle aziende, soprattutto rispetto la necessità di raccontare loro stesse e il loro lavoro.

Infatti, martedì 18 settembre, durante la conferenza stampa tenuta nella sede del social network di Menlo Park, in California, Sharyl Sandberg, COO di Facebook, ha presentato due nuove sezioni: Shopping e Services, features che danno la possibilità di mostrare direttamente dalla pagina Facebook i prodotti e servizi che offre un’azienda.

La nuova sezione Shopping è una vetrina digitale che permette all’azienda di far vedere i suoi prodotti, ma anche di vendere ciò che “espone” nella pagina. Lo stesso vale per i servizi che propone, che vengono messi in risalto e in vendita.

Questi due nuovi tool sono ancora in fase di sperimentazione da parte di un gruppo limitato di aziende, ma nelle prossime settimane dovrebbero essere pronti per una prova generale.

Eppure Facebook ha ancora tre nuovi tool da offrire, i tasti “call to action” buttons:Call Now”, “Send Message” e “Contact us.

Facebook permette anche di personalizzare maggiormente l’esperienza dei venditori aggiungendo nuove sezioni alle pagine e dando la possibilità di avere delle alternative al tasto “Call To Action”, in modo che la pagina diventi aderente a qualsiasi tipo di esigenza.

Ad esempio, le associazioni no profit potranno aggiungere a questi bottoni il tasto “Donate”.

Questo aiuterà a ridurre ancora di più le distanze tra chi vende e chi acquista: la navigazione diventerà un viaggio sul social preferito, verso la pagina del proprio negozio preferito.

Se un cliente vorrà mettersi in contatto con la pagina, il possessore di essa potrà rispondere più rapidamente grazie ai messagi predefini proposti, o aggiungerne degli altri che possono essergli utili.
Non solo, l’amministratore della pagina potrà rispondere privatamente ai commenti pubblici degli utenti.

A breve in arrivo anche M.: un assistente personale che Facebook metterà a disposizione, non solo degli user, ma anche dei proprietari delle pagine per aiutarli a migliorare la performance della stessa.

Tra le funzioni di M. troviamo: prendere appuntamenti, rispondere in automatico e completare azioni lasciate in sospeso.
Ma chi è M.?
Un ibrido tra intelligenza artificiale e supervisione degli impiegati di Facebook che sarà anche capace di imparare in base alle azioni richieste.

La piattaforma social, così, diventa uno strumento ogni giorno più importante, quasi necessario alle aziende che vogliono mantenere viva la loro attività. Non è solo una questione di visibilità, ma di possibilità che solo Facebook riesce ad offrire: a prescindere dai tool, è una piazza piena di gente affamata. Poter mettere la propria attività in una posizione di favore potrà offrire oppurtunità illimitate.

Ma esistere in questo nuovo luogo equivale ad esserci davvero?
C’è chi dice che se non si è iscritti su Facebook non si esiste.

Vale lo stesso per le aziende?

Se Facebook continua con questi aggiornamenti  questa domanda potrebbe avere una sola risposta.

 

Puck

Sono nata il 20 giugno 1990 a Catania. Ho sempre voluto fare di tutto, ma quando ho scoperto di non poterci riuscire non mi sono arresa e ho deciso di provarci lo stesso: mi sono diplomata al liceo scientifico Sperimentale Scienze e mi sono laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma, con una tesi sul Desiderio. Ho vissuto anche a Torino, per frequentare la Scuola Holden nel college di Crossmedia. Adesso vivo a Treviso e mi dedico alla mia più grande passione: il Digital Storytelling.

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