Amazon ha lanciato la fase beta per la vendita online di generi alimentari che saranno poi recapitati agli utenti attraverso una nuova strategia di distribuzione.
Gli sforzi di Amazon per mettere anche il cibo sulle tavole dei propri clienti con AmazonFresh sembrano muoversi ora in un'altra direzione, cioè quella dello shopping drive-through.
Secondo indiscrezioni che arrivano dagli States, il gigante dell’eCommerce sembra aver dato il via anche alla fase di test di un nuovo tipo di distribuzione per gli alimentari, che consentirà ai clienti di ricevere la spesa a casa in modo molto simile a quello del più conosciuto Mc Drive, ossia secondo il modello commerciale del drive-through, che consente ai clienti di fare i propri acquisti senza lasciare l’auto, ma passando attraverso un percorso guidato.
L'alimentare di Amazon in Europa parte dall'Italia
Apre oggi su Amazon.it il negozio di Alimentari e cura per la casa. L’Italia è il primo Paese ad essere interessato dal servizio per la spesa direttamente a casa: non siamo lo Stato più digitale dell’Ue, ma siamo certamente il simbolo del cibo, specie quest’anno con EXPO 2015 in corso.
È possibile acquistare online o tramite app prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura e la pulizia della casa. Tra i marchi disponibili Barilla, Valfrutta, Knorr, Rio Mare e Mulino Bianco.
Secondo il Politecnico di Milano, le stime sull’alimentare in Italia si aggirano oggi intorno ai 15 miliardi di euro e certamente l’interesse di Jeff Bezos per il mercato del food italiano è dato anche dal rialzo del 30% registrato da alimenti e vino nell’ultimo anno. Amazon avrebbe dalla sua parte la possibilità di sfruttare l’effetto novità in un mercato praticamente fermo all’1%, quello del grocery eCommerce appunto, ma possiede anche la forza competitiva di un colosso mondiale rispetto ad un’offerta che non è mai stata realmente tale. In Italia è ancora
Esselunga la prima del settore con i suoi 10mila prodotti tra freschi e confezionati disponibili sull’online store, mentre Coop si è lanciata nell’eCommerce con prodotti diversi dal cibo, seguendo la scelta dello stesso Amazon con la sezione Casa e Cucina.
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Carrefour si muove invece proprio sulla strategia di consegna, dato che oltre ad offrire il ritiro degli acquisti online direttamente in negozio (proprio come Coop), ha attivato in 120 punti vendita le consegne veloci, che si attivano e si concludono entro tre ore.
C’è poi Auchan, che ha attivato un esperimento analogo a quello che Amazon probabilmente si appresta ad avviare in California, con il ritiro della spesa drive-through. Che i legumi che hanno fatto capolino tra i risultati dei prodotti informatici siano un primissimo esperimento di vendita di alimentari per il mercato italiano? Restiamo in attesa di notizie a riguardo.
La spesa si fa nel supermercato di Amazon
Secondo quanto riportato dal Silicon Valley Business Journal, l’ultimo esperimento di Amazon prevede appunto questo tipo di strategia: i consumatori potranno ordinare la spesa online e pianificare il tempo necessario a raggiungere il punto di ritiro della propria spesa. Il primo negozio di alimentari a marchio Amazon, secondo le indiscrezioni, dovrebbe sorgere a Sunnyvale, in California, la stessa città che ospita il quartier generale di Yahoo.
E la strategia dedicata al mondo alimentare sembrerebbe, in effetti, in linea con l’approccio di altre iniziative commerciali di Amazon, che sempre più sembra puntare ad una commistione di on e offline per le sue vendite, come nel caso dell’Amazon Locker, una specie di fermoposta dedicato alle spedizioni Amazon, grazie al quale gli utenti possono ritirare i prodotti ordinati online negli orari più comodi in un centro di smistamento, senza dover aspettare a casa il proprio pacco.