R. W. Emerson diceva: "La vita è un viaggio, non una destinazione" e come dargli torto. A tutti, primo o poi, capita di pensare che sarebbe ora di cambiare vita, lasciare ogni cosa e partire in cerca di sé o del proprio senso su questa terra. La maggior parte delle persone resta legata alla propria vita, ma le più coraggiose riescono a darle una svolta.
Jodi Ettenberg: prima avvocato aziendale, ora food blogger
Per 5 anni Jodi Ettemberg ha lavorato duro come avvocato di una grande azienda newyorkese finché non ha deciso di imballare le sue cose, partire e girare il mondo per un anno alla scoperta del cibo. Oggi, dopo sei anni, sta ancora viaggiando.
Durante il suo peregrinare Jodi ha cominciato a scrivere un blog, Legal Nomads (ancora oggi libero da banner e link pubblicitari), un modo unico per aggiornare la madre sui suoi spostamenti e renderla partecipe delle nuove scoperte culinarie. Inserendo foto, commenti divertenti e impressioni personali su luoghi e persone sentiva di averla vicina, e poter meglio condividere le emozioni del viaggio.
Da questa esperienza è partita la sua attività come freelance tanto che, scherzando, Jodi dice che “mangia zuppe per vivere” e la cosa non è poi così lontana dalla realtà. Oltre alla sua attività come freelance per siti e riviste di viaggi e cucina, lavora anche come consulente di social media e, da poco, ha inserito in curriculum una nuova attività: sfamare turisti affamati che visitano Saigon.
A chi le chiede quali siano i suoi piani per il ritorno alla “vita reale” risponde così: "Sono grata per essere stata capace di costruirmi un lavoro intorno ai cibi e i posti che amo e non credo che lo abbandonerò mai. Se dovesse andare male tornerò al mio vecchio lavoro da avvocato, ma sarebbe molto meno divertente di quello che faccio ora. Al momento preferisco vivere giorno per giorno e vedere come va!"
Liz Carlson: da insegnante d’inglese a scrittrice itinerante
Dopo essersi laureata, Liz Carlson ha insegnato per qualche anno in Spagna rendendosi conto che una delle cose che amava di più era viaggiare; nonostante ciò, dopo un certo periodo, ha deciso di “mettere la testa a posto” e accettare un lavoro, dalle 9 alle 5, a Washington D.C. Non ci è voluto molto per capire che la sua scelta era sbagliata: il senso di soffocamento aumentava pari passo con la crescita della sua infelicità.
Doveva fare qualcosa per dare una svolta positiva alla sua vita e puntando tutto sulla sua abilità di scrittrice ha deciso di partire. Prima è andata in Giordania dove ha vissuto con i nomadi campeggiando nel deserto, poi si è spostata in Nuova Zelanda per vivere le emozioni del parapendio.
Liz si è immersa in entrambe le situazioni in modo totale, vivendo a pieno ogni istante e descrivendo ogni emozione senza vergogna o paura ed è orgogliosa quando dice: “Chiunque può farlo, basta volerlo!”
Yasmine Mustafa: 22 anni per diventare cittadina americana, ora è una serial entrepreneur
Yasmine aveva solo 8 anni quando, durante l’operazione “Desert Storm”, è stata costretta ad immigrare negli USA insieme alla sua famiglia. Da quel momento, per 22 anni è rimasta impigliata nei difficili ingranaggi del sistema immigrativo americano che ha limitato e gestito tutta la sua vita.
Ha iniziato a lavorare presto, passando da un ufficio ad un altro, sempre legata ad una scrivania, fino ad approdare in una tech company, poi, all’età di 31 anni, ha finalmente ottenuto la cittadinanza.
A quel punto non ci ha dovuto pensare su: ha prenotato il biglietto per un viaggio di 6 mesi in Sud America ed è partita.
"Il viaggio mi ha fatto aprire gli occhi sulle questioni femminili" - racconta sul blog - "La mia nuova società si chiama ROAR e utilizza moda, accessori, tecnologia mobile per l'empowerment delle donne.
Kim Dinan: lascia una grande casa per girare il mondo con suo marito
Nel 2009 Kim Dinan viveva con suo marito in una grande città, con una bella e grande casa di proprietà e aveva un buon lavoro. La vita era bella e comoda, ma lei sapeva, in fondo, che mancava qualcosa. Aveva sempre sognato di viaggiare per il mondo e di scrivere per vivere, poi, da qualche parte lungo la strada, i suoi sogni erano finiti nel dimenticatoio o quasi.
Nei successivi tre anni Kim e suo marito hanno messo da parte ogni centesimo e iniziato a vendere tutte le loro cose, decisi a viaggiare per il mondo.
"C'è stato sicuramente un punto in cui ci siamo chiesti cosa stavamo facendo, se non avessimo entrambi completamente perso la testa" ha detto Kim ” ma sono contenta della scelta che abbiamo fatto! La vita è un'avventura ora, e credo veramente che se troviamo il coraggio di fare le cose che ci fanno sentire più vivi, facciamo non solo un favore a noi stessi, ma anche al resto del mondo.”
Oggi, Kim e suo marito viaggiano a tempo pieno per il mondo e Kim ha trasformato il suo amore per la scrittura in una carriera. Insieme hanno scalato le montagne più alte del Nepal e sono scesi nei canyon più profondi del Perù. Kim, da sola, ha attraversato tutta la Spagna e guidato un risciò per 3.000 chilometri da un capo all’altro dell’India. Oggi vive quella vita che prima aveva osato solo sognare.
Kate Hall: quando hai solo bisogno di cambiare vita
Un momento prima Kate Hall era al telefono con il suo fidanzato dicendogli che non avevano soldi per la cena e un attimo dopo si è ritrovata a dirgli che avrebbe lasciato il Regno Unito, perché il suo cuore le diceva di farlo. Stava pensando a sé stessa e che la vita non dovrebbe essere così difficile.
Dopo due anni Kate non rimpiange nulla: ha superato una depressione durata 5 anni, si è inventata un lavoro autonomo e ha girato il mondo. Ha camminato nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, trascorso sei mesi in Grecia, festeggiato sotto la Torre Eiffel, e presto si sposerà a Francoforte, in Germania.
A chi le chiede dei suoi viaggi, Kate dice: "A volte, è necessario avere fede, quella fiducia cieca e carica di speranza che ci porta a seguire il nostro cuore".