Coca-Cola vs Pepsi. McDonald’s vs Burger King. Procter & Gamble vs. Unilever. Quando i brand si odiano i consumatori ci guadagnano grazie a sconti, promozioni e iniziative frutto di scontri all’ultimo dollaro.
Non c’è dubbio che negli ultimi anni i nemici che hanno maggiormente catturato l’attenzione dei media siano Samsung e Apple. Scienza vs fede, convenienza vs immagine, acquirenti vs adepti.
Qualunque sia il vostro schieramento - io cercherò di non farvi capire il mio - concorderete che è sempre divertente assistere ai round tra i due brand che si sfidano a colpi di creatività.
Il più agguerrito tra i due è Samsung che pare abbia sempre la risposta pronta a qualsiasi passo (falso) di Apple.
Tim Cook presenta il nuovo IOS? Samsung risponde con le feature di Android. I consumatori sono disposti a fare file di ore per acquistare il nuovo iPhone? Samsung risponde prendendo in giro chi aspetta “the next big thing”.
Le pubblicità al vetriolo di Samsung sono spesso intelligenti, ironiche e soprattutto dal perfetto tempismo - e ci ricordano tanto quelle attraverso cui Apple attaccava Microsoft.
Tutto è cominciato nel 2011
Secondo un’email interna pubblicata da Business Insider, Samsung decide di cominciare ad attaccare Apple poco dopo la morte del suo fondatore, preoccupato di tutta la copertura mediatica che il suo rivale sta ricevendo.
Poco dopo parte la prima campagna in cui vengono derisi coloro che attendono in fila per acquistare il nuovo iPhone.
Gli attacchi continuano in occasione dell’uscita del Samsung Galaxy III. Prima dipinti come hipster e fanboy, i clienti di Apple vengono rappresentati come vecchi e antiquati, legati ad un prodotto che in realtà non offre nulla di nuovo.
Nello spot del Super Bowl del 2012, i clienti della concorrenza diventano stupidi prigionieri del mondo di Apple e in quello del 2013 Samsung tira una poco velata frecciatina riguardo la disputa in corso su chi ha copiato chi.
Spot di questo tipo raccolgono il consenso del pubblico e degli addetti ai lavori, oltre a spingere i prodotti Samsung grazie alla viralità ottenuta. Il Galaxy SIII è un successo.
Nello spot di lancio del Galaxy S IV, Samsung ci porta ad un party in piscina dove tutti i recenti diplomati hanno un Samsung, mentre i loro genitori hanno… indovinate un po’… un iPhone.
Non tutte le pubblicità sono state un successo: ricordate l'assurdo spot ideato per l'Islanda?
Ci fermiamo qui, ma Samsung ha speso miliardi di dollari in pubblicità contro Apple anche per i Galaxy Note e Tab ed è tornato all’attacco ultimamente in occasione della presentazione degli iPhone 6 e 6 Plus.
Sconfiggere Apple è la priorità, non importa quanto costa
A questo punto è abbastanza chiaro che Samsung sia ossessionato da Apple e che una buona parte del budget e dello sforzo creativo sia rivolto ad ideare una pubblicità contro il proprio competitor.
Samsung è il big spender in pubblicità nel mercato degli smartphone con 363 milioni di dollari spesi in solo advertising - rispetto ai 351 milioni spesi da Apple.
E’ una questione di potere
Se questo tipo di spot portino effettivamente i consumatori a tradire la mela è difficile a dirsi. Apple continua a vendere iPhone e ci sarà sempre la fila di ore ed ore fuori ad un Apple store in occasione dell’uscita di un nuovo prodotto.
Ma è chiaro che agendo in questo modo Samsung si sia imposto come marchio forte, l’unico in grado di contrastare gli innovatori di Cupertino, ed ha di certo scheggiato l’immagine mitica di quell’azienda che aveva osato “pensare diversamente”. Se prima le file per il nuovo iPhone erano simbolo del fatto che Apple poteva vantare una clientela di fedelissimi, oggi chi compra Apple può apparire come un pollo che sta pagando troppo un prodotto antiquato.
Samsung e Apple sono chiaramente i due leader di mercato, ma Samsung è riuscita a strappare la supremazia proprio quest'anno. Samsung vende più smartphone di Apple, ma è chiaro che uno dei motivi risiede nel fatto che Samsung offre una vasta gamma di prodotti, al contrario dei due nuovi modelli all'anno offerti da Cupertino.
A questi grandi attacchi, inoltre, Apple non ha risposto direttamente, continuando per la sua strada.
Intanto noi aspettiamo con trepidazione il prossimo match!