Ivan Pols, il creativo dietro le campagne di Dove, Audi e Philips, sarà uno dei giurati del PIAF di quest’anno. Abbiamo colto l’occasione per parlare con lui della sua passione, il disegno, e della sua esperienza nel settore della pubblicità.
Com'è lavorare per una delle più famose agenzie pubblicitarie al mondo con un'eredità così importante?
Come negli altri posti, credo. I lavori passati dell’agenzia sono un buon promemoria che possiamo fare grandi cose, ma è un po’ difficile farle di nuovo (e ci sono delle elevate aspettative da rispettare).
Così mi concentro su come aiutare i team a creare idee nuove e interessanti, venderle e proteggerle. E vendere e proteggere le idee è un lavoro a tempo pieno, così finisco per mangiare il pranzo alla mia scrivania e stare in ufficio fino a tardi. Proprio come tutti gli altri nella pubblicità.
Tra i premi che hai ricevuto, per quale sei più fiero?
Mi ricordo saltare su e giù sul letto quando ho scoperto che avevamo vinto il nostro primo Cannes Cyber Gold nel 2004. È stato il primo Cyber Gold del Sud Africa e era davvero importante per la piccola agenzia per cui lavoravo, sono orgoglioso di quello per un paio di motivi.
People Opposing Women Abuse from Ivan Pols on Vimeo.
Trasformare una grande idea/ideale in una campagna integrata internazionale. Come avviene questo processo?
È dura. Davvero difficile. È molto soddisfacente quando funziona, ma è un processo molto lungo. Le campagne possono richiedere anche 18 mesi di sviluppo creativo, ricerca e ri-sviluppo. E i progetti possono essere cancellati in qualsiasi momento o i prodotti possono cambiare. Facciamo infinite sessioni di presentazioni, motivazioni e modifiche, mentre le stagioni cambiano intorno a noi. Ma se resisti, crei una fantastica campagna integrata amata da milioni di persone. Questo è il Sacro Graal per me.
Qual è il soggetto che preferisci disegnare e perché?
Amo disegnare le donne. Sono un soggetto infinitamente affascinante, emotivamente evocativo ed è sempre un piacere catturarle e interpretarle in disegno. Se il soggetto è abbastanza buono per Matisse ...
Che lavoro faresti se non fossi un mad man?
Probabilmente sarei un fumettista e un concept artist. Quello era il mio percorso di carriera originale prima essere sviato dalla pubblicità.
Cosa ti aspetti dalla tua esperienza come giurato al PIAF?
Spero di imparare un po' di più come funzionano le grandi idee, e portare quella intuizione ai miei colleghi a Londra. Spero anche di incontrare alcune persone interessanti che amano il loro settore, perché è molto motivante essere parte di una comunità creativa ed orgogliosa di esserlo.