“Le riviste avranno un futuro, ma non è così scontato che sarà su carta”. Questo è il pensiero espresso pochi giorni fa dal presidente di Google Eric Schmidt.
Schmidt ha espresso il parere di molti addetti ai lavori durante una conferenza organizzata dall'Associazione degli Editori di Riviste degli Stati Uniti, supportando la tesi secondo la quale il futuro delle riviste non sarà legato alla carta ma ai tablet e ai contenuti digitali.
Sempre secondo Schmidt, da qui a cinque anni i tablet sostituiranno sostanzialmente le riviste. I tablet del futuro offriranno un'esperienza interattiva totalmente diversa rispetto all'informazione attuale, sfruttando sempre di più l'interazione tra i social networks e la geolocalizzazione.
"Questo futuro deve essere visto come un opportunità per l'editoria", attraverso la geolocalizzazione e gli innumerevoli servizi che potranno essere legati alla nuova informazione anche la pubblicità cambierà, sarà possibile per gli editori lanciare campagne molto più personalizzate e mirate rispetto ad oggi.
Schmidt ha concluso il suo intervento ricordando che Google crede moltissimo nella personalizzazione dell'advertising online, "tanto più saranno personalizzate le campagne, tanto maggiore sarà la possibilità di vedere i lettori interagire con queste".
Probabilmente è presto per dire che l'editoria tradizionale non ha futuro: indubbiamente il settore subirà dei drastici cambiamenti ma cinque anni ci sembra un arco temporale troppo piccolo per uno stravolgimento totale.
Voi ninja cosa pensate in merito? Il pensiero di Schmidt troverà attuazione oppure l'editoria tradizionale ha ancora delle carte da giocare nella partita (forse) più importante della sua vita?