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  • Storia del perché si mangia il popcorn al cinema

    27 Ottobre 2013

    Se l’idea del caldo popcorn salato e imburrato vi fa perdere la testa, vi consiglio di prepararne una ciotola prima di continuare a leggere questo post. Quella che vi racconto è la storia che ha unito due degli elementi più inseparabili che la storia moderna conosca: cinema e popcorn. Sembra assurdo da credere ma all’origine del cinematografo, negli anni ’20, l’idea di consumare un alimento dall’elevato tasso di inquinamento acustico era del tutto inconcepibile nelle lussuose sale cinematografiche. Insomma, il “crunch” non era gradito. Eppure il mais scoppiettato era già noto dal 1885, anno in cui venne prodotta la prima macchina a vapore per popcorn. Fu subito concepito come un cibo di strada, da preparare al momento sfruttando il fascino di quel suo tipico profumo che attirava numerose persone a bordo strada. Proprio questa natura mobile delle macchinette fu un ottimo incentivo per far si che i migliori clienti fossero gli spettatori di circhi, eventi sportivi e fiere. Una volta raggiunti tutti principali luoghi d’attrazione, rimaneva solo una fetta di mercato da conquistare: i fascinosi cinema. Ma lì non era concesso consumare popcorn per un semplice motivo: immaginate il cinema muto con solo un sottofondo da sgranocchio. Per i proprietari delle sale era del tutto inammissibile. Come sempre accade, ci sono momenti storici che cambiano la vita della società anche nelle piccole cose. Infatti durante la grande depressione, dove l’economia del singolo americano era messa a dura prova, il cinema diventò un prodotto culturale di massa, accessibile a tutti. Dall’altra parte, esplode la moda per lo snack più economico di tutti, il popcorn. Dunque: convenienza e moda. A quel punto si instaurò una prassi per tutti i venditori di mais: prendere d’assalto l’ingresso al cinema per poter vendere agli spettatori prima dell’ingresso. In un primo momento ci fu un forte rifiuto dei cinematografi, tanto da perquisire i propri clienti prima di vidimare il biglietto, al fine di accertarsi che sotto il cappotto non nascondessero nessun fiocco di mais. Non c’è bisogno che vi dica chi ebbe la meglio. Alla fine i cinema dovettero cedere alla moda e offrirono ai produttori di popcorn la possibilità di vendere il prodotto nella hall delle sale per poi giungere alla distribuzione durante lo spettacolo. Oggi il popcorn, nonostante la numerosa gamma di snack offerti dai cinema, continua ad essere leader. Con una sola differenza: anche adesso siamo in crisi economica ma il prezzo per un barattolo è talmente alto da creare imbarazzo; addirittura sembra sia tornata la moda di portarsi il popcorn da casa (cosa ancora oggi vietata). Passo in avanti o passo indietro? Non saprei ma se avete un’idea di snack economico, è arrivato il momento di sfoderarla e invadere il mercato.

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