Avevamo già anticipato l'argomento e ormai aspettavamo solo di ricevere la notizia ufficiale, che finalmente oggi è arrivata: il Consob ha varato il regolamento per la pratica -direi anche abbastanza consolidata come consuetudine- del crowdfunding, la raccolta di fondi per le imprese.
Il regolamento porta nello specifico dei "paletti per gestori portali", ovvero il registro dei gestori dei portali internet abilitati alla raccolta degli ordini, oltre ad una serie di obblighi generali di comportamento. Il regolamento sul crowdfunding esprime nei fatti la prima regolamentazione in Europa introdotta dal decreto Crescita del governo Monti. In questo modo la seconda notizia della giornata è appunto che l'Italia è il primo paese dell'Unione a dotarsi di una normativa sul crowdfunding.
L'obiettivo del regolamento
La legge intende favorire il fenomeno dell'equity crowdfunding.
Vengono introdotte nell'ordinamento delle soglie al di sotto delle quali i gestori dei portali non sono sottoposti alle tassazioni previste dal mercato finanziario europeo, sebbene in caso di violazioni delle norme che regolano l'attività in oggetto è prevista la sospensione cautelare della stessa, finché non vengano accertate le violazioni.
Riconosciuti quindi i diritti, ma anche sanzioni per chi farà dell'investimento in startup attraverso il crowdfunding uno strumento illecito rispetto a quello per cui esso nasce.