Viene dal Brasile una delle campagne di sensibilizzazione più efficaci degli ultimi tempi. Il tema, molto sentito ovunque, è quello della donazione degli organi, un problema che genera ancora lunghe sofferenze a tante persone in attesa di trapianto e alle loro famiglie.
Con l'obiettivo di ridurre le liste d'attesa per i trapianti, l'agenzia Ogilvy Brazil ha ideato una campagna rivolta ai supporter dello Sport Club Recife, una delle tifoserie carioca note per essere tra le più "rumorose" ed appassionate. Per loro è stata creata "Immortal Fans", una card che certifica la volontà di donare gli organi, scaricabile via Internet grazie ad un'applicazione dedicata o ricevibile tramite e-mail.
La campagna è quasi totalmente giocata sull'emozionalità legata alla fede calcistica e mostra alcuni tifosi dello Sport Club Recife che dichiarano di donare i propri organi perché vogliono che il loro cuore continui a battere per il loro club preferito anche dopo morti.
I numeri certificano il successo della campagna: la donazione degli organi è aumentata del 54%, riducendo o azzerando le liste di attesa. Inoltre, 51.000 persone hanno sottoscritto la card, molte più di quanto possa contenerne lo stadio del Recife.
"Immortal Fans" è un'idea interessante sotto diversi aspetti. In primo luogo perché, cosa non da poco, è riuscita a semplificare il modo in cui le persone possono dichiararsi donatori. In secondo luogo perché è riuscita a rivoluzionare completamente il processo decisionale, spesso difficile e sofferto, che una persona affronta quando deve decidere se diventare un donatore.
"Immortal Fans" infatti sembra quasi dimenticarsi per un momento dei benefici che una scelta del genere apporta alla comunità, mettendo in primo piano i benefici sociali e psicologici derivanti dalla dimostrazione pubblica che, per perpetuate la propria fede calcistica, si è pronti a donare un pezzo di sè.
Tralasciando le riflessioni etiche che una campagna del genere può giustamente far sorgere (le persone sono più sensibili alla propria fede calcistica che al bene comune?), per tutti coloro che operano nel settore del marketing e della comunicazione sarà certamente apprezzabile e stimolante riflettere su quanto una strategia ben riuscita possa fare del bene al mondo.