Ambient Coca Cola che mostrano consumatori interagire divertiti con distributori 'umanizzati', che vogliono abbracci, che ti fanno cantare. Ne abbiamo visti tanti negli ultimi mesi, tante declinazioni dello stesso messaggio immutato nel tempo: Coca Cola è felicità, è convivialità, è stare insieme. Il brand stavolta ha deciso di 'andarci forte' e ha applicato questi piccoli esperimenti sociali ad un contesto delicato come lo scenario Indiano-pakistano.
Utilizzando due speciali distributori dotati di schermo interattivo, collocati a New Delhi e Lahore, i creatori hanno creato un simbolico punto di contatto tra due popolazioni originariamente unite ma oggi divise. Il racconto 'documentale' che apre il video offre una descrizione realistica e non certo fortunata dei rapporti tra indiani e pakistani, che trova però molti appelli all'apertura e alla comunione. L'ultimo contributo è quello di una donna, che ci dice:
"Per lo più ciò è dovuto alla mancanza di comunicazione. Stanno vicini a noi, ma non abbiamo contatti con loro".
La chiave per creare questa porta di accesso? Nella visione di Coca Cola, è quello di creare "un momento di felicità, ha il potere di riavvicinare il mondo intero". Relationship, non a caso, è il primo sostantivo da cui si sviluppa tutto il copy del video.
Il distributore di Coca Cola in questa iniziativa diventa un'interfaccia sociale per permettere ai giovani di scambiare gesti e pensieri con coloro che stanno al di là del vetro. Tanto vicini quanto lontani.
Inevitabilmente, tantissimi utenti hanno criticato l'iniziativa, promossa "da una multinazionale occidentale", che "sfrutta una questione geopolitica non semplice per sponsorizzarsi", perchè per il brand "che tu sia pakistano o indiano non importa, sei un consumatore". Rischi facili da prevedere, questi, soprattutto una volta che è evaporato l'entusiasmo di chi ha vissuto l'esperienza.
Ma tanti altri hanno apprezzato invece il progetto (che potrebbe essere il primo di una serie) e la volontà del brand di entrare nella vita e nei contesti sociali che stanno a cuore ai suoi consumatori.
Voi, cosa ne pensate?