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5 trucchi per scrivere una newsletter efficace

Si fa un gran parlare di social media marketing, ma il disaccordo sulle metriche da utilizzare per misurarne il ROI è ancora grande. Sarà per questo che l’email marketing continua ad essere il miglior amico di chi si occupa di marketing sul web tanto che, secondo il B2B Email Marketing Benchmark Report, il 74% dei marketer che operano nel segmento B2B dichiarano che il direct marketing è determinante per il loro successo.

Se è così, meglio allora capire come fare a migliorare le proprie performance. L’unico modo per generare più lead e revenue con l’email marketing è migliorare il copy, il modo in cui è scritto il messaggio della newletter.

Ecco 5 semplici trucchi, ripresi dal corso della copywriter americana Roberta Rosenberg, per scrivere la nostra “killer-mail”.

Abbrevia l’oggetto

Le email con un oggetto conciso hanno un tasso di apertura considerevolmente più alto. Non è solo questione di rapidità di lettura, ma anche di completezza dell’informazione. Visto che la modalità di visualizzazione dell’oggetto nell’editor di posta cambia a seconda del device utilizzato (desktop, mobile, tablet), può capitare che esso venga tagliato; è importante quindi essere concisi e comunicare tutte le informazioni importanti all’inizio. Inoltre con un oggetto breve si ha spazio sufficiente per inserire il brand name e far leva sulla brand awareness.

Fai domande e metti fretta

Formulare una domanda nell’oggetto della mail è un modo molto efficace per catturare l’interesse del lettore e spingerlo ad aprire la mail. Promozioni a scadenza, countdown e deadline sono forti stimoli all’azione perché creano nel lettore il senso di essere “a debito di tempo”.

Non dire cos’è, ma come e perché

Le funzioni descrivono – raccomanda Roberta – i benefici vendono. Per far scattare la molla emotiva che conduce all’acquisto non bisogna dire “cos’è” un prodotto, ma “come e perché”. In altre parole bisogna andare al di là della semplice descrizione delle caratteristiche e spiegare i benefici. L’esempio che fa Roberta è curioso. Poniamo il caso della vendita di una cipolla. Se ti metti a descrivere le sue caratteristiche – la struttura, il gusto, etc. – non otterrai granché. Se inizierai a illuminarne i benefici – per esempio il fatto che ha un contenuto calorico basso a fronte della capacità di dare molto sapore – solleticherai il desiderio e diminuirai la diffidenza dell’utente.

Design è organizzare il contenuto

Il design non è un abbellimento esteriore, ma il modo in cui si mette in forma il messaggio. Il buon design rende il testo facile da leggere, crea le pause, calcola i pesi, stabilisce relazioni di subordinazione tra i paragrafi. Supporta il messaggio, non distrarre da esso. Usa foto accattivanti, font con colori a contrasto, evidenzia il prezzo, posiziona bene la call to action. E, in ultimo, inserisce le icone dei social network alla fine per evitare che gli utenti abbandonino la mail prima di aver letto il messaggio commerciale.

Scrivi per bene la call action

Usa una call to action chiara e ben centrata sui benefici. Evita di usare formule generiche e stereotipate del tipo clicca qui. Usane una che faccia intuire al lettore il passo che sta per compiere come per esempio Scarica il tuo ebook adesso! o Clicca per risparmiare subito il 10%!

Daniele Crocelle

Vendo parole a metro, come si vendevano i film tanti anni fa. Word e conteggio caratteri sono la mia falce e martello. Si ostinano a chiamarmi copywriter, ma non mi attribuirei cose che non so spiegare a mio padre. Scrivendo per il web ho imparato la SEO, la nobile arte di piacere a Google. Piango davanti alle serie tv americane. Mi mancano molto i Fisher. I puntini sospensivi sono la prova incontrovertibile dell'apocalisse imminente. Una civiltà che fa uso dei puntini sospensivi è destinata a perire. Qualcuno sostiene che non ho mai imparato a scrivere autobiografie. Fondamentalmente perché sono in costruzione perenne. Particolari trascurabili: laurea in filosofia e compleanno bisesto.

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