C’è una storia curiosa che dimostra come musica, mobile ed automobili abbiano tanto in comune: la prima autoradio fu prodotta dalla Galvin Manifacturing Corporation nel 1930, aveva un ingombro di circa 10 litri ed entrò in commercio come Motorola 5T71, dove Motorola stava per “suono nelle automobili” (Motor – Ola). Il prodotto ebbe così tanto successo che nel 1947 la Galvin Manufacturing cambiò il nome nella casa che durante la Seconda Guerra Mondiale installò gli apparecchi ricetrasmittenti nelle automobili americane e che noi tutti conosciamo oggi per i suoi mobile device dal design ricercato.
Delle strette relazioni tecnologiche e culturali tra automotive e mobile abbiamo già parlato ampiamente in passato e la convergenza tra i due mezzi fa emergere ogni giorno nuove interessanti applicazioni. Oggi vi riportiamo un ambizioso progetto intrapreso da Spotify, il servizio di streaming musicale arrivato da poco in Italia, in collaborazione con Volvo e Ford: mettere il più ampio database musicale in streaming a disposizione degli automobilisti. Si tratta di un’idea che potrebbe dare filo da torcere alla radio FM ed estenderebbe l’advertising di Spotify anche agli automobilisti.
Le due case automobilistiche propongono due metodi differenti, ma molto simili, per integrare Spotify. Vediamo come avere un database musicale con più di 20 milioni di brani da tutto il mondo sempre con sè!
Presentato al Mobile World Congress di Barcellona, il sistema Ford Sync consente di effettuare numerose interazioni con lo smartphone attraverso dei comandi vocali. La funzionalità AppLink collega le App al computer di bordo, permettendone un utilizzo senza mani.
E’ già stata annunciata inoltre l’integrazione AppLink anche per: Kaliki, app per la riproduzione vocale di notizie e feed RSS; Glympse, che permette di comunicare l’ora di arrivo ad amici e parenti, anche con mappe versatili; Aha, che mette a disposizione oltre 30.000 radio digitali e l’integrazione di consigli personalizzati su mete e luoghi di interesse geolocalizzati.
Volvo integra direttamente nel computer di bordo la possibilità di eseguire le applicazioni android; il collegamento allo streaming, però, avverrà sempre tramite una connessione da mobile device.
Pascal de Mul, responsabile Partnership Hardware di Spotify, dichiara: “L’obiettivo di Spotify è dare accesso alla musica il più facilmente possibile, in ogni condizione. L’automobile è il primo luogo dove le persone ascoltano musica e stiamo al lavoro per rendere Spotify disponibile su diverse tipologie di automobili. Siamo davvero felici di annunciare questa nuova soluzione – Volvo Sensus, Ndr – che permette agli utenti di ascoltare la musica di Spotify in tutta sicurezza anche durante la guida. Il servizio, difatti, è attivabile tramite comandi vocali, ed è integrato nel cruscotto dell’autovettura”.
Con la complicità degli abbonamenti flat per internet Mobile, lo streaming continuo di contenuti musicali non è più solo una possibilità remota. Cosa dobbiamo aspettarci dall’innovazione di Spotify? Avere un database praticamente infinito di canzoni disponibili annienterà il business radiofonico? Secondo me la situazione non sarà così drastica: avendo Spotify a bordo, l’automobilista avrà uno strumento di scelta in più, ma se le emittenti radiofoniche adotteranno un buon palinsesto e manterranno un elevato livello di informazione, non potranno mai “soccombere”, specie per l’automobilista. Spotify è diverso dalla radio, nel senso che si può scegliere cosa ascoltare.
Dite la verità, anche voi avete sempre sognato di avere uno sturmento simile sulla vostra automobile. Cosa aspettate? Le concessionarie sono già aperte! 😀
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