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  • eCommerce: le cause e i costi di un sito dalle scarse prestazioni

    14 Dicembre 2012

    Una pagina web più veloce può significare un maggiore ritorno economico per un’impresa? Forse! Le prove concrete ce le fornisco piattaforme di successo come Ebay e Magento. Realmente, però, quanto influiscono le scarse prestazioni di un sito in termini di tempi di caricamento e velocità di risposta? Ce lo dice una ricerca condotta da Forrester Research (“Slow websites are costing online retailers 1.73 bilion each year in lost conversions“) e sintetizzata nell’infografica realizzata da SmartBear, “The cost of poor web performance”. Tempo fa, le scarse prestazioni di un sito non avrebbero influito più di tanto sulla sua navigabilità o sulla sua efficienza perché il dial-up era ai minimi storici. Tutti gli utenti (quelli che potevano!) erano dotati di un modem 56k e l’attesa davanti allo schermo era la regola. Da qualche anno, con l’introduzione della banda larga, gli utenti si aspettano tempi di caricamento molto più rapidi e risposte immediate da parte dei siti, sopratutto quelli di e-commerce. Su questo influisce ulteriormente l’utilizzo del mobile (tablet e smartphone) per accedere allo shopping online.

    Nello specifico, i risultati mostrano che la metà degli utenti consumer si aspetta che la soglia percepita dei tempi di caricamento del sito che stanno consultando resti entro i 3 secondi. Un tempo minore rispetto al 2006, quando venivano tollerati fino a 4 secondi di attesa. Gli utenti, infatti, non vogliono tempi di attesa troppo lunghi, né tempi morti: questo aumenterebbe il tasso di abbandono del sito, con tre conseguenze:
    • cattiva user experience (sito poco navigabile e di difficile consultazione data la lenta performance) e conseguente diminuzione di traffico e ridotto tasso di conversione user-consumer;
    • percezione negativa della brand image che andrebbe a danneggiare anche i canali offline che l’impresa gestisce;
    • alto tasso di abbandono del processo di vendita poiché gli utenti, non avendo la possibilità di confrontare gli articoli e ricercare ciò che gli interessa, non solo abbandoneranno il sito, ma non ritorneranno (e saranno comunque diffidenti ad accedere anche ad altri e-commerce).

    Ma cosa influisce realmente sui tempi di caricamento di una pagina web?
    • negli ultimi anni il “peso” delle pagine web è più che triplicato;
    • aumentano i tempi di risposta dei server che fornisce i servizi web.
    Come ridurre allora i tempi di caricamento di un sito? Non esiste una risposta unica. Molti lo “sfoltiscono”, ovvero riducono il peso della pagina per risolvere il problema della lentezza di prestazioni. Così facendo però, si rischia di eliminare un contenuto che invece risultava fondamentale per la navigazione da parte dell’utente. Molti problemi derivano dall’esterno del sito e non dal suo interno: più gli utenti sono lontani dal server che lo ospita, più i tempi di risposta rallentano. Altro fattore non controllabile sono i picchi di traffico (esempio, durante una campagna promozionale) che possono verificarsi, facendo salire fino a 20-30 secondi i tempi di caricamento!

    Le conseguenze reali che chi gestisce un e-commerce si trova dunque ad affrontare?
    • meno visite al sito per singolo utente
    • abbassamento del numero di click e bassa user satisfaction
    • tempi di attesa e caricamento più lunghi per l’utente che fa “click” su un contenuto
    • meno ricerche al giorno
    • ranking più basso all’interno dei motori di ricerca
    • frequenza di rimbalzo ridotta (numero di visitatori che lasciano rapidamente la prima pagina visitata e passano al resto del sito)
    • meno pagine visitate dallo stesso utente

    Pianificare e garantire un’esperienza di navigazione veloce ed immediata non è dunque semplice, ma se si seguono i giusti criteri di progettazione e manutenzione del sito è possibile riuscirci attraverso alcune azioni. Gli utenti vogliono una user experience composta da contenuti dinamici, personalizzati e semplici da gestire. Per garantire una buona performance è dunque importante:
    • dotarsi di tecnologie di accelerazione;
    • applicare un’ottimizzazione dei collegamenti, riducendo al minimo il trasferimento dei dati. Viaggi più corti garantiscono tempi minori!
    E voi, non siete impazienti di ridurre i vostri tempi di accesso e guadagnare di più con il vostro e-commerce?