Da dieci anni a questa parte in Italia è possibile optare per gli ETF (Exchange-traded Funds) quando si deve effettuare una scelta di investimento.
Questo strumento nel tempo ha riscontrato il successo di molti investitori affermandosi come nuovo fenomeno finanziario.
Cosa sono gli ETF?
Gli ETF sono fondi comuni di investimento collegati a una svariata serie di indici di borsa, replicandone esattamente l’andamento. I fondi comuni sono strumenti finanziari che raccolgono le risorse degli investitori e sono gestiti da SGR (Società di gestione del risparmio) in maniera autonoma rispetto al patrimonio delle società stesse, garantendo quindi un elevato livello di tutela per i risparmiatori.
Come funzionano gli ETF?
Una volta deciso su quale tipologia di ETF investire, dunque dopo aver deciso a quale titolo collegarsi, la gestione degli ETF è molto simile a quella dei titoli quotati, nel senso che sono valorizzati in tempo reale ed è possibile intervenire più volte durante la giornata per vendere e acquistare al prezzo corrente di mercato.
La variante ETC
Per ETC si intende Exchange-traded Commodities e sono strumenti del tutto simili agli ETF per quanto riguarda il funzionamento, con la differenza che a differenza di questi ultimi permettono di investire in materie prime o loro derivati. Quindi un investitore potrà scegliere ad esempio di investire in ETC collegati all’ora ricalcandone l’andamento in maniera esatta.
Perché le banche non li propongono?
Dal momento che tra i vantaggi di questi strumenti ci sono dei costi di gestione molto bassi, che possono arrivare al massimo all’1,5%, a fronte di rendimenti maggiori rispetto ad altre soluzioni più dispendiose per gli investitori, le banche preferiscono proporre strumenti sui quali riescono a guadagnare commissioni più elevate.
Per aggirare questo problema, chi è interessato a ricevere consulenze finaziarie sul tema può rivolgersi a piattaforme indipendenti dal sistema bancario e che offrono ai clienti consigli a fronte del pagamento di un canone fisso, eliminando il conflitto di interessi che invece si verifica con gli operatori bancari.