Lo skipper britannico Alex Thomson è uno dei più quotati talenti della vela internazionale. Impegnato nella classe IMOCA 60 - spesso definita la “Formula 1“ del mare - Thomson vanta una delle più longeve e invidiate sponsorizzazioni nella storia della vela e sport in generale.
Stiamo parlando del solido rapporto del velista con HUGO BOSS, che va avanti dal 2003.
Il 2012 vedrà Thomson battersi per diventare il primo velista d’Oltremanica a vincere la più estrema fra le regate oceaniche: la Vendée Globe, la corsa intorno al mondo in solitario, senza tappe e senza assistenza che parte il 10 novembre 2012 da Les Sables-d’Olonne, in Francia. Attualmente solo il 50% dei tentativi di portarla a termine ha avuto successo.
Unica e singolare, come la regata, è stata la prestazione di Thomson per promuovere i nuovi occhiali“ALEX 99” firmati HUGO BOSS.
Vestito di tutto punto con occhiali da sole della collezione BOSS Black eyewear, lo skipper britannico si è esibito in una spericolata “passeggiata” sulla chiglia del suo IMOCA 60.
Uno yacht in fibra di carbonio che pesa otto tonnellate, una moto d’acqua spinta da un motore da 255 cavalli-vapore, 45 anni complessivi di navigazione a bordo e un tipo un po' pazzo in completo nero: questi gli ingredienti del successo di questa avventura spericolata!
Un'azione simile era diventata popolare qualche anno fa grazie alla diffusione in tutto il mondo dell’emblematica immagine in cui Alex appariva impegnato a tenersi in equilibrio sulla chiglia del suo 60 piedi “HUGO BOSS”.
“Peccato che tutti supponessero che quell’immagine fosse ‘photoshoppata’.E così mi sono deciso a dimostrare che si sbagliavano organizzando un nuovo tentativo.”
Sicuramente, molto più facile a dirsi che a farsi.
Infatti, per navigare alla velocità necessaria per poter tenere la chiglia fuori dall’acqua quel tanto che basta per permettere ad Alex di salirci su, ci vogliono circa 18 nodi di vento, mare piatto e uno skipper con nervi d’acciaio.
“Viene il giorno che ci svegliamo con le giuste condizioni meteo, allora suoniamo l’allarme, ci diamo da fare per preparare la barca, recuperare il pilota della moto d’acqua e quello del gommone d’appoggio, il
fotografo, la troupe tv… Poi infilo il mio abito e sono pronto, ma il vento cade. È andata così più di una
volta: prima devi far tutto in fretta e poi ti tocca lasciar perdere, un tira e molla continuo.”
Ma questa volta il risultato è stato davvero stupefacente e quindi non ci resta che proporvi l'imperdibile spettacolo!