La content curation diviene sempre più importante e rilevante, perché siamo passati dalla creazione di contenuti da parte dei singoli all’aggregazione di contenuti e risorse collettive utili alle persone di una determinata community.
Già nel post di qualche settimana fa dedicato a Storify, si descriveva come il fenomeno sia in costante aumento e siano numerosissimi i tools che permettono di aggregare contenuti dal web.
La content curation genera valore e diviene altresì fondamentale sia per le organizzazioni che vogliano differenziarsi dai competitors attraverso un valore aggiunto, sia per i singoli utenti che possono diventare 'guru' di un determinato topic solo perchè in grado di raccogliere i migliori contributi in rete.
Il fenomeno è di per se semplice da descrivere. Grazie ai social network, infatti, è diventato intuitivo condividere contenuti e ‘aggregarli’. Al di là dei semplici share e like, si utilizzano le nuove caratteristiche offerte in rete per divenire punto di riferimento su un argomento specifico, per mantenere un costante rapporto con la community di riferimento o semplicemente si utilizzano tools utili a capire la propagazione dei prodotti e individuare gli influencer.
Dopo LinkedIn today, Google e Delicious, Facebook e Twitter attribuiscono dunque sempre maggiore attenzione alla content curation. Questa è la vera rivoluzione: è infatti l’insieme di intelligenze collettive e le community che fa la differenza.
A tal proposito, ecco alcuni tools interessanti trovati in Rete:
- The archivist: oltre ad aggregare tweet, permette di analizzare la propria influenza su twitter, i programmi utilizzati per twittare e scaricarli in formato .zip o anche come foglio excel. Se vi serve monitorare una parola, inoltre, potete salvare la ricerca e visitare l’archivio ogni qualvolta se ne ha bisogno.
- Trendistic è invece uno strumento gratuito che permette di visualizzare i trend su Twitter o di monitorare l’andamento degli hashtag nel tempo.
- Social bro: un tool dalle molteplici funzioni, molto utile sopratutto per gli insights (esportabili in pdf).
- Twilert, un semplice alert che vi invia mail su keywords impostate su Twitter.
- Tweetwally: permette di effettuare ricerche per hashtag, username e keywords per creare una pagina web che racchiuda i tweet e twetters preferiti.
- Searcheeze, un servizio made in Italy di cui avevamo già parlato qui, che permette di collezionare più risultati riguardanti lo stesso topic.
- Summify è un semplice servizio che filtra le attività degli amici, utilizza degli algoritmi per produrre una mail giornaliera generata dall'analisi dei link più condivisi nelle ultime 24 ore dai 'following' di Twitter iscritti A tal proposito, è degli ultimi giorni la notizia che Twitter ha acquisito Summify, a conferma che la content curation è sempre più il futuro e trova l'interesse anche dei 'big'.
I tools sono importanti, i contenuti anche, ma rimane fondamentale la capacità degli utenti di aggregarli e differenziarsi. Cosa fare per curare al meglio i contenuti?
- non scegliere tutti i contenuti proposti in Rete, ma selezionare quelli più significativi e degni di essere aggregati in un résumé;
- utilizzare spesso questi strumenti che creano continuità e consolidano la community di riferimento;
Perchè quindi non sfruttare l'intelligenza collettiva e condensare le migliori idee e contenuti in 'stream' condivisi?