Computer grafica, effetti speciali, 3D. La nostra concezione di animazione è oramai fortemente associata a queste tecniche di produzione in grado di rendere sempre più reali ed emozionanti i prodotti audiovisivi che arrivano sui nostri schermi o nei cinema. Esistono tecniche certamente più longeve che, tuttavia, possono ancora regalarci grandi soprese.
La designer londinese Katy Beveridge ha realizzato questo interessante esperimento alla ricerca di una metodologia per filmare un'animazione in realtime, e nel farlo si è rifatta a principi antichi e decisamente poco tecnologici come quelli dell'effetto ottico generato da uno zootropio, dispositivo che decenni fa ha introdotto una prima ed arcaica forma di cinema grazie all'illusione del movimento che riesce a creare.
I ritagli di carta geometrici, posti sui raggi di una bicicletta in funzione, generano un particolare effetto che viene percepito dall'occhio come movimento. In questo caso, tuttavia, l'effetto è percepibile solo tramite l'utilizzo della videocamera, poichè all'occhio umano apparirebbe altamento sfocato a causa dell'alta velocità con cui si muove la ruota. Nel video seguente potete vedere chiaramente come, al variare della frequenza di frame, varia la nostra visione del movimento.
In questo caso sulla ruota sono stati posizionati 18 blocchi disegnati: quando questa gira alla giusta velocità, col la videocamera che registra 25 frames per secondo, ogni blocco si sovrappone perfettamente agli altri creando l'illusione del movimento.