Sono queste le parole scritte dalla blogger italiana Nadia Plasti in risposta al giornalista spagnolo Henrique Mariño su Twitter. Parole tradotte dallo spagnolo perché #italianrevolution questa mattina alle 9 è TT in Spagna... non in Italia.
Le proteste pacifiche spagnole, iniziate il 15 maggio, 4 giorni prima delle elezioni amministrative spagnole, contagiano gli spagnoli in Italia e con loro gli italiani. Sebbene in Spagna le autorità abbiano cercato spesso con successo di sgombrare le piazze, la protesta resta inarrestabile su Twitter e su Facebook.
Per quanto mi riguarda posso testimoniare che ieri, di ritorno da Napoli, il pullman che porta dall'aeroporto a Plaça Catalunya ci ha lasciati tra Rambla Catalunya e la Gran Via, perché le autorità avevano chiuso la piazza ma al centro della piazza, che ho attraversato tranquillamente senza capire nemmeno cosa stesse accadendo, la situazione era realmente pacifica e la gente era poca.
Pare che questa notte sia successo qualcosa che ha mosso le coscienze degli italiani e degli spagnoli, pronti a promuovere una manifestazione pacifica, senza partiti né sindacati per far sentire la propria indignazione. E' ciò che si evince dall'evento creato su Facebook:
E dal blog degli Anonymous Italy:
Ecco la mappa dell'Italian Revolution:
Questo è solo l'inizio, non si sa ancora bene di cosa. Potete seguire l'andamento dell'hashtag #italianrevolution anche qui:
Sebbene noi di Ninja Marketing parliamo spesso del ruolo dei social media nell'ambito del marketing, è importante sottolineare che non si tratta solo di questo. Eventi come quello che sta accadendo in queste ore pongono l'attenzione sul fatto che strumenti come Facebook e Twitter stanno cambiando in primis il modo di relazionarci con gli altri e di organizzarci in nome di un interesse comune. Come dire che i social media sono di per sé una rivoluzione, che, come tutte le rivoluzioni, possiamo ignorare o scegliere di prenderne parte.