Gli inglesi sono amanti del gossip e maestri delle relazioni pubbliche. Per approfondire l'argomento vi consiglio di guardare la seconda parte del documentario di Chris Atkins "Suckers" per capire dove riescono ad arrivare.
I PR della famiglia reale inglese hanno avuto un gran bel da fare e, diciamolo, non si sono fatti mancare niente, social-mente parlando. Del resto, come diceva qualcuno, Kate, bella, colta, glamour, naturalmente portata alle pubbliche relazioni e soprattutto borghese, rappresenta una grande opportunità per la monarchia britannica per accattivarsi la benevolenza del popolo, dopo i vari scandali.
Insomma Kate, "Da un grande potere derivano grandi responsabilità" come diceva lo zio Ben a Peter Parker. Tra l'altro, quei malpensanti dei giornalisti non hanno esitato a dipingere Kate come un'arrivista, insinuando che avesse deciso di seguire i corsi di storia dell'arte per stare vicino a William e che sua madre l'avesse allevata per trovarsi un buon partito. #win per la mamma di Kate. Ma non divaghiamo e diamo un'occhiata ad alcuni degli strumenti usati per promuovere il lieto evento.
Website
Il sito ufficiale www.officialroyalwedding2011.org che riporta le ultime notizie sulle nozze, le foto su Flickr, gli aggiornamenti su Twitter e il collegamento alla pagina di Facebook.
YouTube
The Royal Channel in cui ci sono i video più significativi e in cui abbiamo potuto guardare in Live Stream la cerimonia.
Facebook
La pagina ufficiale della British Monarchy ha aggiunto per la grande occasione due tab: "Royal Wedding" e "Royal Wedding Stories".
Ma come vi avevo preannunciato, i reali britannici non hanno badato a spese e infatti hanno anche utilizzato diversi Facebook Ads, tra cui i costosi Poll Ads:
Alle pagine ufficiali sono state affiancate delle pagine... meno ufficiali, anche in italiano, come questa:
#RoyalWedding è stata una Tendenza Sponsorizzata in tutto il mondo, sfruttando anche l'account ufficiale dei Windsor, @BritishMonarchy.
Il matrimonio dei record
Il live stream ha raggiunto 1 milione e 600 mila su Akamai, rappresentando l'evento più visto nella storia, in live stream, solo dopo l'elezione di Obama. Inoltre nei 30 giorni che hanno preceduto il matrimonio ci sono stati 911.000 tweet, 217.000 stati di Facebook e 145.000 post su blog, secondo Webtrends.
Durante il sermone del vescovo, in tutto il mondo i 10 trending topics di Twitter erano dedicati unicamente al royal wedding:
"Casamentoreal" vuol dire matrimonio reale in portoghese; QILM è l'acronimo di MILF che sostituisce "mother" (madre) con "queen" (regina) - e non ve lo dico che significa, googleatelo - Sarah Burton è la stilista che ha creato il vestito di Kate; Grace Kelly si riferisce al fatto che il vestito di Kate assomiglia a quello che indossò l'attrice alle sue nozze; Rutter è il compositore di un brano eseguito durante la cerimonia, "abadia" e "abbey" significano abazia.
Sembra proprio che gli sforzi dei Windsor siano stati ripagati!