Quale sistema riuscirà a diventare più diffuso nel mondo Mobile?
La risposta sembra essere ovvia e a forma di mela ma, guardando con attenzione, si notano alcuni segnali provenire dalla concorrenza, che non possono essere ignorati. Android è in un momento di grande fermento, sotto tutti i punti di vista.
L’imponente crescita del numero di App presenti nell’Android Market, che attualmente sfiora le 100.000 unità, ben dimostra come gli sviluppatori non si siano dimenticati del verde robot. Non si tratta però, come si potrebbe pensare, solo di applicazioni amatoriali: sullo store troviamo molto materiale professionale, sia a pagamento sia gratuito. Ne sono degli esempi recenti Apps appartenenti alle campagne di Marketing cinematografiche, create anche per il sistema di Google.
“Cattivissimo me” viene sponsorizzato da Best Buy, una nota catena di elettronica Americana, con un App multi-piattaforma che permetterà di tradurre in tempo reale le parole dette dai simpatici mostriciattoli gialli, altrimenti incomprensibili. App originale (link), sviluppata per tutte le tipologie di smartphone, è evidente il guadagno di Immagine sia per Best Buy che per il film.
Un altro esempio eccellente di questo fermento lo troviamo nella campagna multimediale dedicata al fumetto Scott Pilgrim di Sean O’Malley. Contemporaneamente al Film, ancora nelle sale cinematografiche e al videogame, è stata lanciata la “Scott Pilgrim’s precious little app” anche per Android (la trovate qui). Si tratta di un visualizzatore che propone una fruizione differente del fumetto, integrando suoni, vibrazione e adattamento dello schermo alla semplice lettura, questo clip illustra come.
Nonostante tutto iPhone sembra essere sempre un passo avanti.
Il problema forse, è la filosofia Free di Google e la marcata differenza tecnica che caratterizza i modelli su cui Android è installato, elementi che di certo non favoriscono la produzione di contenuti.
In rapporto a questa caratteristica però, è interessante notare la presenza del fenomeno JailBreak ovvero la pratica per cui vengono eliminate le restrizioni che impediscono all’utente di installare applicazioni diverse da quelle Apple su iPhone, iPad e iPod.
Non vi sono dati certi riguardo al numero dei terminali Apple modificati, essendo una pratica non lecita, dando però uno sguardo sulla rete, basta una semplice ricerca su Google per capire, dal numero di tuorial, consigli e guide quanto sia in realtà diffusa. L'atto viola il contratto e comporta la perdita della garanzia: questi utenti non vogliono sottostare alle regole imposte dalla Grande Mela.
Desiderio di maggiore libertà?
Eccone un altro [Freedom from Porn]. Non è l’unica pagina di questo genere, ve ne sono molte altre che consigliano al CEO di togliere il bando imposto ai materiali solo per aulti.
Come è risaputo, il nudo esplicito è totalmente censurato dai sistemi di Apple: non troverete mai niente del genere ne all’interno dello store ne su iTunes, anzi, Steve Jobs invita, in un'intervista, gli utenti che cercano applicazioni di questo genere a rivolgersi alla concorrenza.
Su Android?
Su Android non solo vi sono applicazioni a sfondo sessuale, ma un intero App Store. Si chiama Mikandi, il primo nel suo genere, fornisce applicazioni solo per sistemi non–Iphone (dal sito traspare anche il tentativo fallito da parte del produttore di entrare nel mondo Apple).
Il passato ci ha già mostrato quale peso possa avere l’industria adult sul successo di una tecnologia, come è già accaduto per diversi standard. In un momento attuale in cui vi è scarso interesse per questa tipologia di servizi a sbarcare su formati HD, malvisti proprio a causa della loro troppa fedeltà nel riportare le immagini, il mobile potrebbe invece essere un ottimo terreno di vendita, considerando anche i fattori discrezione e facile collegamento con i soldi dell’utente.
Google punta a tutelare la libertà di scelta dell’utente, in linea con la filosofia adottata in questi anni per tutti i suoi servizi. Contemporaneamente, il confronto inevitabile fra i due prodotti evidenzierà questa differenza e, senza alcun dubbio, Google ha già ampiamente dimostrato le sue capacità sul web.
Chi sarà il vincitore di questa sfida tra la mela e il robottino? [KbyLM]