
Nell’ultimo romanzo di Vernor Vinge “Rainbows End”, l’autore immagina un mondo in cui tutti hanno dentro i loro occhiali o vestiti un micro-computer collegato in rete.
Questi computer indossabili offrono possibilità innumerevoli a chi li utilizza, come avere informazioni da Google proiettate direttamente sulle loro lenti, o trasformare lo spazio libero in un paesaggio straordinario popolato di Pokemon pronti a lottare. Questi sono scenari di augmented reality.
Ora, la nostra tecnologia permette ad esperienze come queste di essere realizzate davvero, usando gli smartphone come una semplice interfaccia.
In questo video abbiamo la dimostrazione di un software chiamato Layar che funziona su Android/Google-powered G1.
Potete puntare la vostra camera su una strada e chiedere informazione sugli edifici o sui negozi presenti nei dintorni in un raggio di qualche chilometro.

Ovviamente comparirebbero presto anche spam e pubblicità legate all’AR. I proprietari di un negozio potrebbero inserire delle insegne virtuali all’esterno dei loro negozi, che vi informerebbero sugli sconti quando ci passate davanti. O, per esempio, un sito di un’agenzia di viaggio potrebbe bombardarvi di messaggi fuori dai negozi che vendono bagagli.
In questo video invece potete vedere una dimostrazione di un software di design chiamato ARToolWorks che è stato pubblicato su Gizmodo.
Quest’applicazione vi permette di disegnare degli oggetti in 3D all’interno delle scene che riprendete tramite la videocamera del vostro cellulare. Quindi potreste far comparire dei robot che combattono nel bel mezzo delle vie di Amsterdam.
Questa tecnologia è particolarmente rilevante per i videogiochi. C’è anche un’applicazione per Iphone chiamata ARf, che crea un cane virtuale che può correre su qualsiasi superficie che riprendete con la camera del vostro cellulare.

Il tutto potrebbe assomigliare alla foto iniziale del post, che è stata scattata durante una sfilata: persone reali e creature immaginarie potrebbero muoversi nello stesso spazio fisico.
Il vostro mondo immaginario diventerà un velo sulla realtà: questo è ciò che internet potrà diventare tra qualche decennio, se l'augmented reality raggiungerà i risultati previsti.









