“Serendipity è la chiave per l’Open Innovation. NOI nasce da un interesse comune tra persone che credono che la cretatività in ogni campo può essere amplificata attraverso i social network. Ci sono tanti potenziali innovatori che possono mettere in circolo soluzioni innovative al servizio delle imprese e di PA. L’Open Innovation è questo”, Antonio Prigiobbo (Responsabile dell’identità visiva della Innocrowding) spiega che anche la nascita di NOI, l’associazione che promuove a Napoli l’Open Innovation, è il prodotto di serendipity. “Ci siamo ritrovati, creativi, economisti, tecnologi, umanisti perchè crediamo che la circolazione libera delle idee produce cambiamento, innovazione. Ed ora stiamo promuovendo una serie d’incontri tematici per far conoscere e diffondere l’Open Innovation come tecnica per lo sviluppo d’idee innovative e come filosofia per un nuovo modo di fare impresa”.
Di questo ed altro si parlerà la prossima settimana.
L’8 e il 9 ottobre a Napoli in Piazza dei Martiri, 58 presso la sede “Il Denaro”, l’associazione N.O.I. congiuntamente con Il Denaro di Alfonso Ruffo, presenterà il seminario I Vantaggi Dell’Open Innovation per le Piccole e Medie Imprese. Il relatore sarà sempre Alexander M. Orlando, in un incontro rivolto ad imprenditori, manager, tecnici e professionisti delle piccole e medie imprese.
La partecipazione al seminario potrà avvenire previa iscrizione compilando e inviando alla Segreteria via fax (081-2400079) la scheda di adesione. Il prezzo per l’iscrizione di ciascun partecipante al presente seminario è di € 300,00, IVA esclusa, da versare in anticipo tramite bonifico bancario.
In queste slide maggiori info sull’evento:
Per ulteriori informazioni, questi i contatti:
Segreteria del Seminario:
Tina Chianese tel. 081-4238093/081-2405371; fax 081-2400079
e-mail: st.progetti@denaro.it
indizizzo “OPEN INNOVATION”–c/o “Il Denaro”,
Napoli, Piazza dei Martiri, 58 80121 Napoli.
L’Open Innovation è un termine promosso da Henry Chesbrough, professore e direttore esecutivo del “Center for Open Innovation at Berkeley”. L’idea centrale di questo concetto è che, in un mondo come quello attuale dove la conoscenza viene largamente diffusa e distribuita, le aziende non possono pensare di basarsi solo sui propri centri ricerca e risorse umane interni, ma dovrebbero invece comprare o concedere in licenza le innovazioni (per esempio con i brevetti) attraverso scambi con le altre aziende. Inoltre, le invenzioni sviluppate internamente ma non utilizzate nel proprio business dovrebbero essere date all’esterno (attraverso contratti di licenza, joint venture, spin-off).
In questo contesto il modello di Open Innovation suggerisce che, nel momento in cui le aziende non possono bloccare questi flussi di informazioni devono capire come utilizzare tutto questo a loro vantaggio.
Uno degli approcci più diffusi di Open Innovation si propone come strumento di dialogo e condivisione, un network di innovazione tecnologica che coinvolge il cliente finale nella messa a punto di servizi e prodotti rivolti a privati ed aziende prima della loro introduzione sul mercato.
Per
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