Cardi Black Box, giunta alla sua quarta esposizione dall’apertura avvenuta lo scorso febbraio, prosegue il proprio programma di attività e presenta una mostra collettiva dedicata al lavoro di tre grandi fotografi: Letizia Battaglia, Enrique Metinides e Arnold Odermatt.
Intitolata Background Story e curata da Sarah Cosulich Canarutto, la mostra riflette sul tema della tragedia attraverso tre visioni e tre diversi modi di costruirla, svelarla o estetizzarla.
L’esposizione propone una selezione di circa 40 opere e sarà aperta al pubblico da venerdì 11 settembre a sabato 17 ottobre 2009.
I tre artisti in mostra appartengono alla generazione dei fotografi "storici", per una mostra che racconta il quotidiano attraverso una molteplicità di piccoli e grandi drammi; storie spesso tragiche che, per quanto vicine alla nostra quotidianità o parte dell’immaginario che la caratterizza, finiscono a rimanere rumore di sottofondo della nostra esistenza.
Letizia Battaglia (1935), giornalista e fotoreporter di Palermo, ha raccontato i delitti di mafia nella sua città con scatti tragici, coinvolgenti e carichi di umanità. Enrique Metinides (1934), artista messicano, ha lavorato per anni come fotoreporter, catturando immagini molto forti di crimini, delitti e incidenti a Città del Messico. Arnold Odermatt (1925), fotografo elvetico, ex luogotenente della polizia, nella sua carriera ha saputo interpretare gli incidenti stradali che capovolgevano improvvisamente l'ordine della periferia svizzera.
Per Cardi Black Box si tratta del primo progetto espositivo tout court: a differenza delle mostre precedenti, con cui la Galleria ha presentato per la prima volta al pubblico italiano ed europeo lavori di giovani artisti emergenti, con Background Story Cardi Black Box propone attraverso un progetto curatoriale inedito lavori storici di grandi maestri dell’obiettivo, attivi già dagli anni Sessanta.
Questa mostra sottolinea l’impegno museale e di ricerca di Cardi Black Box, galleria impegnata nella valorizzazione e divulgazione di percorsi artistici eterogenei attraverso un programma scientifico sensibile sia agli sviluppi della storia dell’arte che ai temi che caratterizzano il nostro presente.
Grazie agli amici di Quintessentially per l'invito e la segnalazione.