La Nike per la sua campagna “Take it to the Next Level” non ha badato davvero agli stimoli. Una strategia tradizionale ed insieme virale che si impernia sulla dimensione della partecipazione individuale all’evento Europei di calcio e alla condivisione delle emozioni tra tifosi e calciatori che scendono in campo.
Molti virgulti Nike sono stati chiamati a rapporto e tutti hanno risposto presente in diversi video virali (alla Kobe che salta la Aston Martin per intenderci, oppure alla Ronaldinho che prende quattro volte la traversa, secondo una strategia di “meraviglia sospetta” che la Nike sta portando avanti da un po’ di tempo) che mettono in mostra le qualità in cui eccellono.
Oltre a questi video presenti nel sito, mi aspetto per il futuro video sulla sfrontatezza tecnica di Ribery, sulla capacità realizzativa di Klose e magari sull’energia indistruttibile di Gattuso (anche se la Powerade ha già puntato molto in questo senso sulla quercia milanista).
Insieme alla strategia video, Nike ha pensato di coinvolgere davvero in maniera diretta i clienti dei loro prodotti con Bootcamp, un programma d’allenamento pensato per far diventare ognuno di noi un calciatore di alto livello (oddio questo è la mission-atmosfera, poi è complicato far diventare calciatori con pochi allenamenti giovanotti dalla pinguedine assassina o ragazzetti dalle gambe sconclusionate, nonostante indossino Nike). Video settimanali di grandi campioni danno input psicofisici per migliorare le proprie qualità.
Ma agli Europei non finisce il viaggio virale Nike. C’è già la freccia puntata verso le Olimpiadi di agosto, con un video alla “Traffic” con protagonista Asafa Powell.