Burger King colpisce con il pollo on-line. TDK con una notte dance.
Contrazione dei budget pubblicitari, crisi dei consumi, impermeabilità dei target di riferimento alla comunicazione tradizionale delle aziende: nasce da questi presupposti l’esigenza di concepire mezzi poco costosi ma originali, che coinvolgano in modo diretto i consumatori capaci di trascinare amici e conoscenti.
Ed ecco che emergono pratiche dai nomi anglosassoni vagamente comprensibili, come viral marketing, ambient advertising, guerrilla marketing...
In cosa consistono? E come arrivano dove gli spot televisivi falliscono?
Mirko Pallera e Alex Giordano, docenti di marketing creativo all’Accademia di Comunicazione, hanno creato Ninja Marketing, un osservatorio permanente on-line delle tecniche di promozione non-convenzionali, sotto forma di blog, che mira ad analizzare e capire questo fenomeno ancora acerbo, ma destinato a prendere sempre più piede:
“I brand usano il marketing alternativo per richiamare l’attenzione su di sé” ha dichiarato Pallera, “e riposizionarsi come marchio vicino ai giovani”.
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