Sarà capitato a tutti coloro che si sono avvicinati in modo critico all'esperienza del Marketing e della Comunicazione di avvertire un forte senso di disagio nel notare una certa attitudine narcisistica all'uso di nomenclature e lessici anglo-esoterici.
Negli anni della nostra formazione, l'incontro con il prof. Schianchi ha diramato molte nubi della "scienza sacra" rioconducendoci sulla retta via del buon senso e della sensibilità: uniche doti davvero fondamentali per il professionista della comunicazione.
Lungi da ogni banalizzazione, il testo parte con una chiarificazione sul senso ed il ruolo delle pubbliche relazioni per poi passare ad approfondire una chiara e lucida griglia della comunicazione con un'efficace rassegna su tutto quello che un comunicatore deve sapere prima di affrontare la risoluzione di qualsiasi problematica affidatagli.
Oltre ogni matrice, target e brand value varie, Francesco Schianchi chiama le cose per quello che sono (fonti, contenuti, destinatari,modi, strumenti ed occasioni di comunicazione) analizzando in maniera limpida (chi, cosa, a chi, come e quando si comunica) tutti i punti necessaria a costruire, o ri-costruire, un serio e concreto manuale d'architettura della comunicazione di qualsiasi impresa.
Il libro è scritto negli anni '90 ma per la serietà e la pregnanza dei concetti esposti, può ben figurare nella biografia del comunicatore postmoderno. Questo a testimonianza che quello che erronamente è oggi chiamato marketing alternativo (o non-convenzionale) null'altro è che il marketing efficace: quello basato su buon senso e sensibilità.
"L'impresa di Comunicare l'Impresa" è un punto di partenza per chiunque voglia dirsi professionista della comunicazione.