Da qualche tempo l’XM (experiential marketing) è sempre più sulla bocca degli addetti ai lavori e ben in evidenza sulle patinate presentazioni di emergenti agenzie specializzate. Come insegnato da Bernd Schmitt, docente di marketing alla Columbia University, i brand devono essere considerati alla stregua di “experience provider”, focalizzati sulla creazione di esperienze, possibilmente multisensoriali. Esperienze che non si limitino ad intrattenere, ma che siano anche in grado di educare, coinvolgere ed estasiare il target sfruttando ogni momento di contatto: prima, durante e dopo la vendita, attraverso il prodotto, il servizio, il personale dell’azienda e ovviamente, per mezzo della comunicazione.
UN’ ESPERIENZA OLISTICA
L’obiettivo finale del “marketing esperienziale” è la creazione di un’esperienza olistica, che si ottiene integrando:
- esperienze sensoriali (SENSE)
- affettive (FEEL),
- cognitive (THINK),
- comportamentali (ACT)
- sociali (RELATE)
[Schmitt 1999, 2003]