Valentina Gentile, classe 1980, curiosa come una scimmietta e convinta sensitiva, da quando ha scoperto l’esistenza della parola cool-hunting ha completamente perso il lume della ragione. Decide quindi di perfezionare il suo interesse per i nuovi trend con un master fiorentino sull’argomento e di dedicare proprio a questa nuova professione l’oggetto della sua tesi di laurea in Scienze della Comunicazione.
Nata con la matita in mano, ha relegato da sempre le sue innumerevoli passioni per le arti visive al puro amore platonico o del tempo libero, trovandosi così, in un’età in cui di solito si dovrebbe mettere la testa a posto, colta da una terribile forma di bulimia fotografica, cinematografica, grafica, pubblicitaria e musicale - notevolmente aggravatasi da quando ha adottato un cucciolo di Mac !. La terapia per questa schizofrenia di passioni, attualmente, è fare teatro. Potete trovarla in quel dei Castelli Romani, ma apolide per definizione, si sente a casa sua in qualunque città del mondo.