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  • L’Indie Podcasting e la rinascita dell’audio digitale: si conferma il trend di crescita

    La piattaforma Spreaker segnala un 500% di podcaster in più negli ultimi mesi

    6 Novembre 2020

    • I numeri, da oltre due anni, vedono una crescita esponenziale ulteriormente rafforzata dal lockdown.
    • Professionisti del mondo radiofonico, influencer digitali, giornalisti, ma anche psicologi, avvocati, dentisti, scrittori dilettanti e addirittura adolescenti veri speaker “in erba”. Ecco chi sono i podcaster di oggi.
      La crescita del podcasting e le opportunità che si stanno sviluppando attorno a una nuova cultura sembrano ormai conclamate. I numeri, da oltre due anni, vedono una crescita esponenziale ulteriormente rafforzata dal lockdown che ha visto fiorire una moltitudine di nuovi podcaster (+500% secondo la piattaforma Spreaker) negli ultimi mesi. Questi si aggiungono alla community di content creator del mondo dell’audio che da anni pubblicano contenuti free, di valore e li diffondono sulle più grandi piattaforme, come Spotify e Amazon, che li hanno integrati e fatti crescere esponenzialmente in termini di notorietà.  podcaster LEGGI ANCHE: Gli italiani si scoprono podcaster durante il lockdown

    I podcaster come gli Indie

    La community di podcaster assomiglia per analogia alla cultura Indie, che ha rappresentato dagli anni ’80 il mondo underground di musica autoprodotta non legata alle major, che affonda le radici nel post-punk. E un po’ come nell’Italian Indie che ha dato esempio negli ultimi anni di grande fulgore popolare, la narrazione dei podcaster nei suoi testi punta su immagini quotidiane e dirette, autentiche, che fanno venir meno anche i tabù, con linguaggi a volte specifici delle community professionali o delle realtà culturali che rappresentano. Non solo, rappresentano molte spesso delle proprie passioni personali che vengono espresse, con la voce, a volte anche in forma imperfetta ma autentica. Ci ritrovi infatti doppiatori, professionisti del mondo radiofonico, influencer digitali, giornalisti, ma anche psicologi, avvocati, dentisti, scrittori dilettanti e addirittura adolescenti veri speaker “in erba”, tutti accomunati dalla passione di trasmettere al mondo con la propria voce storie, notizie, riflessioni e contenuti educativi. La comunità dei podcaster italiani si ritrova da alcuni anni al Festival del Podcasting. L’ultima edizione si è tenuta il 9 e il 10 ottobre del 2020 in versione digitale, con una kermesse dedicata al podcasting libero, a cui partecipano tutti i player che ruotano intorno al mercato del podcast italiano: dagli editori, alle radio, alle startup, alle grandi major del suono. Tra i tanti contenuti rilevanti emersi nella maratona di webinar e interventi è interessante notare sicuramente la conferma dei trend sugli ascolti. 12,1 milioni di ascoltatori in Italia con un incremento del 16% year-to-year e + 1,8 milioni dal 2018. Con 23 minuti di ascolto medio delle puntate, l’edutainment è la parola chiave dei contenuti che vengono prodotti, tra programmi di intrattenimento e di approfondimento, oltre alle news che costituiscono più del 40% dei topic di podcasting. LEGGI ANCHE: Podcast, che cosa dice il primo Report Italia 2019 di Voxnest

    Il podcast come fenomeno

    L’Italia si colloca tra i Paesi in cui la creazione di podcast è in più rapida crescita, dietro a Brasile, Gran Bretagna, Canada e Colombia, e secondo gli ultimi dati che Spotify (luglio 2020) ha rappresentato durante la kermesse, confermano che il 21% dei propri ascoltatori è un fruitore di podcast, confermando le aspettative dichiarate dal CEO Daniel Ek nel febbraio del 2019, con un target di Spotify listener che in Italia è per il 71% di fascia giovanile (dai 18 ai 34 anni). A sancire la concretezza del fenomeno vi sono anche diverse pubblicazioni che raccontano e spiegano la rinascita di questo canale; tra quelle presentate al Festival già in libreria o di prossima uscita: Chiara Boracchi (a cura di) “Branded Podcast: dal racconto alla promozione. Come dare voce ad aziende e istituzioni culturali” Dario Flaccovio Edizioni; Damiano Crognali “Podcast. Il nuovo Rinascimento dell’audio. Come raccontare, pubblicare, promuovere storie da ascoltare”, Roi Edizioni; Luigi Lupo, Podcasting. La radio di contenuto ritorna sul Web, Meltemi. Il mondo del marketing è già attento a questo nuovo trend in termini di advertising e branded content, soprattutto in termini di posizionamento della brand awareness e di consideration. podcaster LEGGI ANCHE: Continua il boom del podcast, previste entrate per 1 miliardo di dollari entro il 2021 Ma le peculiarità dello strumento (che non è certo nuovo, ma il movimento culturale si) ne permettono la diffusione anche in altri campi orientati al people management, alla comunicazione interna e a tutto l’universo culturale. La peculiarità dell’ascolto della voce permette infatti di instaurare un rapporto di maggiore fiducia con l’ascoltatore che si integra bene nella quotidianità, oggi troppo spesso fatta di video e distrazioni ricevute dalle notifiche degli smartphone. Tra le grandi novità emerse durante il Festival c’è anche l’apertura per la prima volta del tema dei diritti dei podcaster, che in quanto creator di contenuti avranno bisogno a breve di essere regolamentati dal sistema dei diritti di riproduzione e della tutela della proprietà intellettuale dei propri contenuti e che verrà sostenuta dalla neonata Assipod – Associazione Italiana Podcaster. In uno scenario di mercato dalle tinte a tratti preoccupanti, focalizzare l’attenzione e ascoltare i nuovi trend può anche far immaginare nuove professioni e nuove applicazioni dell’audio e dello storytelling di aziende e istituzioni. E l’innovazione abbiamo imparato in questo millennio, passa spesso per la rete e l’universo dei creatori Indipendenti. Quindi buona fortuna a “Il sorprendente album d’esordio de.. I podcaster”.